Unioncamere: il salernitano Andrea Prete rieletto alla presidenza. L’imprenditore è stato confermato all’unanimità
I presidenti delle Camere di commercio hanno confermato all’unanimità Andrea Prete alla guida di Unioncamere anche nel prossimo triennio. Andrea Prete, ingegnere, imprenditore, è presidente di Unioncamere dal 21 luglio 2021. Alla guida della Camera di Commercio di Salerno dal 2015, è presente nei CdA di Infocamere e Gesac, società di gestione dell’Aeroporto di Napoli. E’ stato componente della Giunta nazionale di Confindustria nel 2006-2009 e ha ricoperto l’incarico di presidente di Confindustria Salerno (tra il 2003 e il 2007 e tra 2017 e il 2021). Ringraziando l’Assemblea, aperta dal past president Carlo Sangalli, il presidente Andrea Prete ha indicato gli obiettivi del sistema camerale per il prossimo triennio.
Il commento
“Vogliamo semplificare la vita delle aziende – ha dichiarato Prete – partendo dall’expertise del Registro delle imprese e dagli strumenti del sistema camerale che già esistono (come lo Sportello unico per le attività produttive); contribuire alla digitalizzazione delle piccole e medie imprese (670mila quelle già accompagnate dai Punti impresa digitale nel passaggio al 4.0); sostenere l’internazionalizzazione delle Pmi, per aiutare altre imprese, oltre alle 28mila già supportate lo scorso anno, ad affrontare i mercati mondiali; agevolare il mercato del lavoro, accrescendo l’impegno a favore dell’orientamento, della certificazione delle competenze degli studenti e l’ingresso di manodopera straniera adeguatamente formata. Oltre un terzo delle imprese nel prossimo triennio prevede di assumere lavoratori extra-Ue, e di questo il 73% è spinto dalla carenza di lavoratori”, ha sottolineato Prete. “Ciò è legato al forte disallineamento tra formazione e mondo del lavoro, che oggi interessa quasi un profilo professionale su 2, e all’inverno demografico che stiamo vivendo e che porterà a una riduzione della popolazione under 20 di quasi un quinto al 2070. Il sistema camerale si candida a svolgere dunque un ruolo di facilitatore dell’ingresso di immigrati con profili qualificati. Le Camere possono, infatti, essere la piattaforma di servizio delle associazioni e delle imprese che necessitano di assumere lavoratori formati provenienti dall’estero”.