“Se qualcuno immagina di concepire il San Carlo come bottega privata si sbaglia. Il tempo dei ricatti è finito. Se c’è uno che ha difeso il San Carlo e lo difenderà è la Regione Campania ma la Regione non è più disponibile a finanziare marchette, abusi d’ufficio, conflitti d’interesse e pretende una gestione rigorosa”. Così il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, in diretta Fb.
De Luca, in particolare chiama in causa una nomina. “Abbiamo verificato che il soprintendente ha deciso di attribuire ad una persona che lavorava al San Carlo uno stipendio di 150mila euro l’anno – spiega -. Secondo la Regione è misura non prevista dallo statuto quindi non legittima, infatti investiremo della cosa la Corte dei Conti. C’è un parere del ministero imbarazzante che ha detto che la procedura è sostanzialmente corretta. Come se tu chiedessi ad una donna se è incinta e lei dice che è sostanzialmente incinta”.
Per De Luca “è intollerabile che in una situazione di difficoltà economica qualcuno abbia lo stomaco di portarsi lo stipendio a 150mila euro e di nominare una figura inutile”. “Chi oggi parla non ha titolo per aprire bocca – aggiunge -, difenderemo per il futuro il San Carlo che è patrimonio mondiale ma non difenderemo neanche per un istante né la logica del ricatto né della gestione privatistica”. (ANSA).