SAPRI: pesca illegale di bianchetto. Sequestrata una sciabica.
Alle prime luci di ieri, nell’ambito di un’attività finalizzata al contrasto della pesca illegale, i
militari dell’Ufficio Locale Marittimo di Sapri, dopo un attento monitoraggio, hanno posto
sotto sequestro una rete cosiddetta “sciabica” appartenente ad un motopesca della locale
marineria.
Complesse le operazioni di recupero, per le quali si è reso necessario l’intervento di un
mezzo navale dal vicino Ufficio Locale Marittimo di Marina di Camerota, attese le condizioni
meteo non favorevoli e le dimensioni dell’attrezzo che, per sfuggire al sequestro, gli
occupanti dell’unità avevano tentato di abbandonare in mare.
Contestata al comandante anche la sazione amministrativa prevista per essersi opposto al
controllo in banchina da parte del personale militare rifiutandosi di rientrare all’ormeggio e
per l’irregolare assunzione di un marittimo a bordo, oltre alla sanzione di euro 2000 per aver
pescato con attrezzi vietati dalla normativa vigente.
L’attenzione nei confronti di questo tipo di attrezzi è molto alta, essendo impiegati per la
cattura del bianchetto, pesce azzurro nel suo stato di novellame.
Le reti utilizzate per questo tipo di pesca, infatti, sono appositamente composte da un sacco
terminale a maglie strettissime che rende impossibile la selettività degli esemplari con
conseguente danno alle risorse biologiche marine.
Nella medesima mattina, ulteriori 8 kg di novellame sono stati rinvenuti all’interno di una
pescheria e sottoposti a sequestro dai militari dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Palinuro
nel Comune di Sapri. Il prodotto, dichiarato non idoneo al consumo umano dal personale
veterinario dell’USL di Salerno, è stato destinato alla distruzione a carico del
contravventore.