Quirinale, Ft: “Draghi al Colle per continuare ottimo lavoro svolto da premier”
Corsa al Quirinale, “la premiership riformista di Mario Draghi si avvicina alla fine”, ma “il passaggio alla presidenza dell’Italia appare il modo migliore per portare avanti l’ottimo lavoro” fin qui svolto dall’ex presidente della Bce. Lo scrive il Financial Times in un editoriale non firmato, quindi espressione della linea del giornale. Il quotidiano finanziario della City invita quindi i partiti che hanno finora sostenuto l’azione di governo di Draghi ad assumersi la responsabilità davanti all’Europa della realizzazione del Pnrr.
“L’Italia sotto la leadership di Mario Draghi ha goduto di un eccezionale periodo di stabilità e di successo”, scrive il Financial Times, ricordando i traguardi raggiunti dal governo nella lotta alla pandemia, sul fronte della ripresa economica e delle riforme, sostenuti dal cospicuo pacchetto di aiuti europei. Complice il calendario politico-istituzionale, la “premiership riformista” di Draghi, scrive ancora il Ft, rischia “con disappunto” di essere “breve”.
Il quotidiano rileva la “turbolenza politica” innescata dal processo per la scelta del nuovo capo dello Stato e il fatto che Draghi “non abbia fatto nulla nel mettere a tacere le voci di un suo interesse” per la carica. “Il problema è che il governo senza di lui potrebbe sbandare o perfino cadere”. Dando conto del quadro politico che sottende alla scelta del nuovo presidente della Repubblica, il Ft sottolinea anche la candidatura “divisiva” dell’ex premier Sivlio Berlusconi, che a giudizio del quotidiano “non ha l’integrità necessaria per la carica”.
L’esito “peggiore” sarebbe quello di elezioni anticipate, che farebbero “deragliare” le riforme e il recovery plan italiani. “In queste circostanze, sarebbe meglio avere Draghi alla Presidenza affinché usi i considerevoli poteri e la moral suasion della sua carica per mantenere il Paese sui binari”. Scegliere un nuovo premier “sarà difficile”, sottolinea il Ft. Ma, “tutti i principali partiti, eccetto la destra di Fratelli d’Italia hanno firmato un contratto con la Ue, quando hanno concordato il recovery plan. Ora, conclude il quotidiano, “devono farsene carico”. (ADNKRONOS)