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domenica, Novembre 24, 2024
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Nel Pd di Salerno esplode il caso Andria: “Me ne vado, basta logiche padronali” L’ex senatore riconsegna la tessera del partito e accusa

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Nel Pd di Salerno esplode il caso Andria: “Me ne vado, basta logiche padronali” L’ex senatore riconsegna la tessera del partito e accusa

SALERNO. “Il ripiegamento del partito a Salerno e nella sua vastissima provincia entro logiche padronali, il ricorso continuo a metodi assolutamente opposti ai princìpi ispiratori del Pd pur di affermare una egemonia, spesso basata sull’esercizio muscolare, di fatto ne mortificano la funzione e la natura, fino a contraddire la sua stessa denominazione”. E’ in questo passaggio che Alfonso Andria esplicita tutto il proprio malessere: parole che l’esponente politico ha messo nero su bianco nella lettera indirizzata al segretario nazionale Enrico Letta e al commissario regionale Francesco Boccia, oltre ai dirigenti locali.

“L’individuazione delle candidature al Parlamento attraverso una riunione lampo della direzione provinciale, la fase tuttora in corso dei ritocchi alla compilazione delle liste a livello nazionale – caratterizzata dalle vicende disinvolte delle ultime ore e perciò ancor più imbarazzanti – rendono l’idea non di un partito politico ma di un edificio dalle porte girevoli del quale servirsi a seconda delle convenienze. Per me basta così”, l’amarezza di Andria. La scelta dell’autorevole esponente politico apre una crepa nel Pd salernitano e non solo.

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