Inchiesta covid Bergamo, pm: “Con zona rossa si potevano evitare 4mila morti”
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La zona rossa avrebbe permesso di evitare circa 4000 morti nella provincia di Bergamo travolta dall’ondata di contagi covid tra il febbraio e il marzo 2020, come si legge nell’avviso di conclusione delle indagini della procura di Bergamo sulla gestione dell’emergenza. Non avere istituito la ‘zona rossa’ nei comuni della Val Seriana, inclusi Alzano Lombardo e Nembro, “nonostante l’ulteriore incremento del contagio in Regione Lombardia registrato” il 29 febbraio e il 1 marzo 2020 e nonostante “l’avvenuto accertamento delle condizioni che, secondo il cosiddetto ‘piano Covid’, corrispondevano allo scenario più catastrofico” ha causato “la diffusione dell’epidemia da Sars-Cov-19 in Val Seriana, inclusi i comuni di Alzano Lombardo e Nembro“, si legge.