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Governo Meloni. Manovra 2023, da pensioni a flat tax: le misure in 136 articoli

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Governo Meloni. Manovra 2023, da pensioni a flat tax: le misure in 136 articoli

Il primo testo della manovra 2023 da 35 miliardi varata lunedì dal Cdm è finalmente arrivato. In attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale il provvedimento che l’Adnkronos è in grado di anticipare è costituito da 136 articoli: dalle pensioni con quota 103 alle misure in materia di energia elettrica, gas naturale e carburanti fino alla riduzione della pressione fiscale; dalle disposizioni in materia di entrate e fino alle misure di sostegno in favore del contribuente.

Flat tax – Estensione ai ricavi fino a 85mila euro per la flat tax al 15% per autonomi e partite Iva ma il regime forfettario cessa anche nel corso dell’anno, in modo retroattivo, se il contribuente supera i 100mila euro di ricavi o compensi.

Rottamazione mini-cartelle fino mille euro 2000-15 Stralcio dei carichi fino a mille euro, affidati all’agente della riscossione dal primo gennaio 2000 al 31 dicembre 2015. La bozza della manovra conferma la soppressione delle mini-cartelle. “Sono automaticamente annullati, alla data del 31 gennaio 2023, i debiti di importo residuo, alla data di entrata in vigore della presente legge, fino a mille euro, comprensivo di capitale, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e sanzioni, risultanti dai singoli carichi affidati agli agenti della riscossione dal primo gennaio 2000 al 31 dicembre 2015”, si legge nel testo.

Stop per due anni adeguamento multe a Istat – Stop dell’aggiornamento biennale delle sanzioni amministrative codice della strada in considerazione dell’eccezionalità della situazione economica. Lo prevede una bozza della manovra che sospende per il 2023 e il 2024 l’aggiornamento biennale delle sanzioni amministrative pecuniarie in misura pari all’intera variazione, accertata dall’Istat.

Pensione con quota 41 – Pensione anticipata con 62 anni di età e 41 di contributi. Lo prevede il regime transitorio inserito dal governo nella bozza della manovra. In via sperimentale per il 2023, gli iscritti all’assicurazione generale obbligatoria e alle forme esclusive e sostitutive della medesima, gestite dall’Inps, nonché alla gestione separata “possono conseguire il diritto alla pensione anticipata al raggiungimento di un’età anagrafica di almeno 62 anni e di un’anzianità contributiva minima di 41 anni”, definita ‘pensione anticipata flessibile’, si legge nel testo.

Incentivi per chi non va in pensione anticipata – Previsti invece incentivi al trattenimento in servizio dei lavoratori che presentano i requisiti per l’anticipo pensionistico. La bozza della manovra prevede che “i lavoratori che abbiano maturato i requisiti minimi” per l’accesso al pensionamento anticipato possono rinunciare all’accredito contributivo relativo all’assicurazione generale obbligatoria per l’invalidità, la vecchiaia ed i superstiti dei lavoratori dipendenti e alle forme sostitutive della medesima, dunque viene meno ogni obbligo di versamento contributivo da parte del datore di lavoro e la somma corrispondente alla contribuzione che il datore di lavoro avrebbe dovuto versare all’ente previdenziale, qualora non fosse stata esercitata la predetta facoltà, è corrisposta interamente al lavoratore.

Card acquisto beni alimentari prima necessità – Confermata nella bozza anche l’istituzione, nello stato di previsione del ministero dell’economia e delle finanze, di un fondo con una dotazione di 500 milioni di euro per l’anno 2023, destinato all’acquisito di beni alimentari di prima necessità dei soggetti con un Isee non superiore a 15.000 euro, da fruire mediante l’utilizzo di un apposito sistema abilitante. Una bozza della manovra conferma quanto annunciato lunedì al termine del Cdm.

Entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore del presente provvedimento, con decreto del ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste e del Ministro dell’economia e delle finanze sono stabiliti: i criteri e le modalità di individuazione dei titolari del beneficio, tenendo conto dell’età dei cittadini, dei trattamenti pensionistici e di altre forme di sussidi e trasferimenti già ricevuti dallo Stato, della situazione economica del nucleo familiare, dei redditi conseguiti, nonché di eventuali ulteriori elementi atti a escludere soggetti non in stato di effettivo bisogno; l’ammontare del beneficio unitario; le modalità e i limiti di utilizzo del Fondo e di fruizione del beneficio, da erogare sulla base di procedure di competenza dei Comuni di residenza; le modalità e le condizioni di accreditamento degli esercizi commerciali che aderiscono a Piani di contenimento dei costi dei generi alimentari di prima necessità.

Iva 5% su seggiolini auto, latte, pappe e assorbenti – Da latte in polvere, pappe e seggiolini auto per i bambini agli assorbenti femminili: aliquota Iva al 5% per i prodotti dell’infanzia e per la protezione dell’igiene intima femminile. La bozza della manovra conferma quanto annunciato dal Governo l’aliquota ridotta su assorbenti e tamponi; su latte in polvere o liquido per l’alimentazione dei lattanti o dei bambini nella prima infanzia, condizionato per la vendita al minuto; preparazioni alimentari di farine, semole, semolini, amidi, fecole o estratti di malto per l’alimentazione dei lattanti o dei bambini, condizionate per la vendita al minuto; pannolini per bambini e seggiolini per bambini da installare negli autoveicoli.

Esenzioni su mini-pagamenti con Pos – La bozza prevede nuove esenzioni sull’obbligo dei pagamenti inferiori a 30 euro con carte e bancomat. Si prevedono criteri di esclusione al fine di garantire la proporzionalità della sanzione e di assicurare l’economicità delle transazioni in rapporto ai costi delle stesse. Nelle more dell’adozione del decreto in materia sono sospesi i procedimenti ed i termini per l’adozione delle sanzioni.

Zero contributi per assunzioni percettori Rdc – Confermata anche la decontribuzione al 100% se si assumono percettori del Reddito di cittadinanza. Secondo la bozza della manovra “al fine di promuovere l‘inserimento stabile nel mercato del lavoro dei beneficiari del reddito di cittadinanza” ai datori di lavoro privati che, a decorrere dal primo gennaio 2023 al 31 dicembre 2023, assumono lavoratori con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato è riconosciuto, per un periodo massimo di dodici mesi, l’esonero dal versamento del 100 per cento dei complessivi contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro, con esclusione dei premi e contributi dovuti all’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (Inail) nel limite massimo di importo pari a 6.000 euro su base annua, riparametrato e applicato su base mensile. Resta ferma l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche. L’esonero non si applica ai rapporti di lavoro domestico”. L’esonero è riconosciuto anche per le trasformazioni dei contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato effettuate nel 2023.

Contributo di solidarietà temporaneo – Spunta anche il contributo di solidarietà temporaneo. Lo prevede l’articolo 27 della bozza al momento solo con un titolo, segno che la norma era ancora in fase di definizione.

Propoga acquisto prima casa under 36 – Prorogate “fino al 31 dicembre 2023” le agevolazioni per l’acquisto prima casa per under 36. E’ quanto si legge nella bozza della manovra. Al Fondo di garanzia per la prima casa “sono assegnati ulteriori 430 milioni di euro per l’anno 2023”.

Fondo sovranità alimentare – Arriva il Fondo per la Sovranità Alimentare con una dotazione di 25 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023, 2024, 2025 e 2026, ossia pari a 100 milioni complessivamente. “Al fine di rafforzare il sistema agricolo e agroalimentare nazionale, anche attraverso interventi finalizzati alla tutela e alla valorizzazione del cibo italiano di qualità – si legge nella bozza – alla riduzione del costi di produzione per le imprese agricole, al sostegno delle filiere agricole, alla gestione delle crisi di mercato garantendo la sicurezza delle scorte e degli approvvigionamenti alimentari – recita ancora il provvedimento- , è istituito, nello stato di previsione del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, il Fondo per la Sovranità Alimentare, con una dotazione di 25 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023, 2024, 2025 e 2026”.

Fondo per innovazione in agricoltura – Arriva anche il Fondo per l’innovazione in agricoltura “con una dotazione di 75 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023, 2024 e 2025” per complessivi 225 milioni di euro. Si legge nella bozza della manovra. “Al fine di favorire lo sviluppo di progetti di innovazione finalizzati all’incremento della produttività nei settori dell’agricoltura, pesca e acquacoltura attraverso la diffusione delle migliori tecnologie disponibili per la gestione digitale dell’impresa, per l’utilizzo di macchine, soluzioni robotiche, sensoristica, piattaforme e infrastrutture 4.0, per il risparmio dell’acqua e la riduzione dell’impiego di sostanze chimiche, nonché l’utilizzo di sottoprodotti – si legge nella bozza del provvedimento-, è istituito presso il Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste il ‘Fondo per la digitalizzazione agricola’ con una dotazione di 75 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023, 2024 e 2025”.

Il Fondo, si precisa, può essere utilizzato per la concessione, anche attraverso voucher, di agevolazioni alle imprese sotto qualsiasi forma, ivi inclusa la concessione di contributi a fondo perduto, contributi in conto interessi e garanzie su finanziamenti, nonché per la sottoscrizione di quote o azioni di uno o più fondi per il venture capital. Inoltre possono essere altresì concessi finanziamenti agevolati a valere sulle risorse del ‘Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca’.

Con uno o più decreti del Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, aventi natura non regolamentare, d’intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, si legge ancora, “sono definiti i criteri e le modalità di attuazione del Fondo, nel rispetto della disciplina europea in materia di aiuti di Stato. Il ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste può sottoscrivere con l’Istituto di servizi per il mercato agricolo e agroalimentare – Imea e Cdp una o più convenzioni per lo svolgimento di attività di assistenza e supporto tecnico-operativo per la gestione del Fondo di cui al comma 1 e per le attività a queste connesse, strumentali o accessorie. Le medesime convenzioni definiscono la remunerazione per le suddette attività, a valere sulle risorse del Fondo”. Per la gestione degli interventi “è autorizzata l’apertura di un apposito conto corrente di Tesoreria centrale dello Stato intestato al ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, sul quale confluiscono le disponibilità finanziarie”.

2 miliardi per fabbisogno sanitario – Il livello del finanziamento del fabbisogno sanitario standard “è incrementato di 2.000 milioni di euro per l’anno 2023 e di 2.000 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2024. Per l’anno 2023, una quota dell’incremento di cui al primo periodo, pari a 1.400 milioni di euro, è destinata a contribuire a far fronte ai maggiori costi determinati dall’aumento dei prezzi delle fonti energetiche. Alla ripartizione delle risorse di cui al secondo periodo accedono tutte le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, in deroga alle disposizioni legislative che stabiliscono per le autonomie speciali il concorso regionale e provinciale al finanziamento sanitario corrente”. E’ quanto si legge in una bozza della manovra. Vengono inoltre stanziati 650 milioni di euro in più nel 2023 da destinare all’acquisto dei vaccini anti Sars-CoV-2 2 e dei farmaci per la cura dei pazienti con Covid-19

Incremento dell’indennità di pronto soccorso – Previsto un incremento dell’indennità di pronto soccorso. Ai fini del riconoscimento delle particolari condizioni di lavoro svolto dal personale della dirigenza medica e dal personale del comparto sanità, dipendente delle aziende e degli enti del Servizio sanitario nazionale ed operante nei servizi di pronto soccorso, si legge in una bozza della manovra, “le risorse destinate all’indennità sono incrementate di 200 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2024, nell’ambito dei rispettivi contratti collettivi di lavoro, nei limiti degli importi annui lordi di 60 milioni di euro per la dirigenza medica e di 140 milioni di euro per il personale del comparto sanità, in ragione dell’effettiva presenza in servizio, con decorrenza dal 1° gennaio 2024”. Alla copertura degli oneri, pari a 200 milioni di euro a decorrere dall’anno 2024, si legge nella bozza del provvedimento, “si provvede a valere sul livello del finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale standard cui concorre lo Stato”.

Remunerazione aggiuntiva a farmacie Trento e Bolzano – Al fine di salvaguardare la rete di prossimità rappresentata dalle farmacie italiane è riconosciuta, a decorrere dal 1° marzo 2023, una remunerazione aggiuntiva in favore delle farmacie delle regioni e province autonome di Trento e di Bolzano per il rimborso dei farmaci erogati in regime di Servizio sanitario nazionale, nei limiti dell’importo “pari a 150 milioni di euro su base annua a decorrere dall’anno 2023”. E’ quanto si legge nella bozza della manovra.

Efficientamento energetico carceri – Per le esigenze dell’Amministrazione penitenziaria relative all’efficientamento energetico e alla sostenibilità ambientale degli Istituti e dei servizi penitenziari, sono stanziati, in aggiunta ai fondi già previsti in bilancio per il periodo 2023-2029, 6 milioni di euro per l’anno 2023, 10 milioni per l’anno 2024, 10 milioni per l’anno 2025, 20 milioni per il 2026, 15 milioni nell’anno 2027, 10 milioni per il 2028, 11.046.773 euro per l’anno 2029. E’ quanto si legge nella bozza della manovra.

Risorse a Enti locali per progettazione – Le risorse per progettazione assegnate agli enti locali “sono incrementate di 50 milioni di euro per l’anno 2023 e 100 milioni per ciascuno degli anni 2024 e 2025”. E’ quanto si legge nella bozza della manovra.

Ponte Stretto Messina – Spunta il Ponte sullo Stretto di Messina in una bozza della manovra: nel testo c’è un titolo “collegamento stabile, viario e ferroviario tra la Sicilia e il continente” (art.79) manca tuttavia il testo dell’articolo.

Oltre 40 milioni per rete centri rimpatrio migranti – “Al fine di assicurare la più efficace esecuzione dei decreti di espulsione dello straniero, il Ministero dell’interno è autorizzato ad ampliare la rete dei centri”, si legge. Le risorse iscritte nello stato di previsione del Ministero dell’interno relative alle spese per la costruzione, l’acquisizione, il completamento, l’adeguamento e la ristrutturazione di immobili e infrastrutture destinati a centri di trattenimento e di accoglienza “sono incrementate di 5.397.360 euro per l’anno 2023, di 14.392.960 euro per l’anno 2024, di 16.192.080 euro per l’anno 2025”.

Per le ulteriori spese di gestione, sottolinea, “le risorse iscritte nello stato di previsione del Ministero dell’interno relative alle spese per l’attivazione, la locazione, la gestione dei centri di trattenimento e di accoglienza sono incrementate di euro 260.544,00 per l’anno 2023, di 1.730.352 euro per l’anno 2024 e di 4.072.643,00 euro per l’anno 2025”.

Piattaforme e-commerce – C’è poi anche un articolo riguardante le piattaforme per l’e-commerce come Amazon. Nel testo tuttavia compare solo il titolo dell’articolo (n.36) sulla “vendita di beni tramite piattaforme” mancano ancora i contenuti.

Proroga concessioni giochi – Prorogata a fine 2023 la scadenza delle concessioni per l’esercizio e la raccolta di giochi pubblici. E’ quanto prevede una bozza della manovra. “Per il perseguimento della garanzia del gettito erariale, di una effettiva ed adeguata riorganizzazione del settore delle reti di raccolta dei giochi pubblici, che assicura altresì la tutela della salute pubblica, nonché dell’esigenza di evoluzione delle pertinenti concessioni alle innovazioni tecnologiche quanto agli strumenti ed ambiti di raccolta, con particolare riferimento alle nuove forme di intrattenimento e sport, anche virtuali, sono prorogate a titolo oneroso fino al 31 dicembre 2023 le concessioni per la raccolta a distanza dei giochi pubblici” in scadenza al 31 dicembre 2022, si legge nella bozza del provvedimento.

Gli importi che conseguentemente i concessionari corrispondono, sottolinea la bozza del provvedimento, “sono calcolati alle medesime condizioni previste dalle convenzioni accessive alle predette concessioni e dalla normativa vigente; il corrispettivo una tantum, calcolato in proporzione alla durata della proroga, è maggiorato del 15 per cento rispetto alla previsione delle norme in vigore ed è versato in due rate di pari importo con scadenza, rispettivamente, al 15 gennaio e al 1° giugno dell’anno 2023”.

Incremento fondo editoria – Dal primo gennaio 2023 il fondo editoria è “incrementato di 75,8 milioni di euro per l’anno 2023 e di 55 milioni di euro a decorrere dall’anno 2024”. E’ quanto si legge nella bozza della manovra.

Fondi G7 – Per le attività di carattere logistico-organizzativo connesse con la presidenza italiana del G7, diverse dagli interventi infrastrutturali e dall’approntamento del dispositivo di sicurezza, “è autorizzata la spesa di euro 5 milioni per l’anno 2023, di euro 40 milioni per l’anno 2024 e di euro 1 milione per l’anno 2025”. E’ quanto si legge nella bozza della manovra.

Con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, di concerto con i Ministri degli affari esteri e della cooperazione internazionale e dell’economia e delle finanze, si legge nel provvedimento, “è istituita presso la Presidenza del Consiglio dei ministri la Delegazione per la presidenza italiana del G7, per lo svolgimento delle attività di cui al primo periodo, da concludersi non oltre il 31 dicembre 2025”.

La Delegazione per la presidenza italiana del G7 può stipulare, nell’ambito dell’autorizzazione di spesa di cui al primo periodo, contratti di consulenza, di lavoro a tempo determinato o di lavoro flessibile ovvero avvalersi del supporto specialistico di Eutalia Srl, società in house del Ministero dell’economia e delle finanze.

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