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lunedì, Novembre 25, 2024
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Fratelli d’Italia: 4mila tesserati in più nella Regione Campania

Turismo

Fratelli d’Italia: 4mila tesserati in più nella Regione Campania

«Dal governo al territorio sfida accettata dalla classe dirigente campana». Lo ha annunciato dichiara il senatore Antonio Iannone, commissario regionale di Fratelli d’Italia in Campania dopo che nella mattinata si sabato si è riunita la Direzione regionale di Fratelli d’Italia alla presenza del ministro Sangiuliano e del viceministro Cirielli. Insieme ai parlamentari, ai consiglieri regionali, ai sindaci, ai consiglieri provinciali, ai consiglieri comunali dei comuni capoluogo, ai componenti campani della Direzione nazionale del partito e ai dirigenti di Gioventù Nazionale è stato illustrato l’andamento dell’ultimo tesseramento in Regione che ha segnato una crescita degli iscritti in tutte le province, 4mila in più rispetto all’anno scorso, con un incremento di oltre l’80%. «Si segnala il risultato della provincia di Salerno che ha più che raddoppiato gli iscritti di fine 2021. Tesseramenti veri e trasparenti che si distinguono da quelli di un Pd campano che somiglia sempre più ad una pasticceria caduta in disgrazia – ha dichiarato Iannone – Abbiamo dato, inoltre, l’impulso alle federazioni provinciali per fare in modo che nei comuni superiori ai 15 mila abitanti ci siano progetti di competitive coalizioni e forti liste di Fratelli d’Italia per portare il cambiamento del centrodestra dal governo centrale fino ai territori. La mia relazione ha affrontato anche lo sfascio del governo regionale di De Luca: sanità, trasporti pubblici, ambiente, lavoro e sviluppo ci relegano agli ultimi posti di tutti gli indicatori sociali e nazionali; il primo partito di centrodestra intende continuare sempre con maggior vigore la sua azione di denuncia e di contrasto alle politiche clientelari di De Luca e del Pd, che oggi – proprio per coprire i loro fallimenti, le loro vicende giudiziarie e lo spettacolo indegno di tesseramenti gonfiati – vorrebbero alzare la bandiera di un meridionalismo di cui rappresentano il peggiore racconto. Parlano delle riforme del governo senza neanche aver letto il testo. L’ampio dibattito che i partecipanti hanno animato ha sancito la determinata volontà del primo partito del centrodestra di sfrattare De Luca dalla Regione Campania».

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