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venerdì, Novembre 22, 2024
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Emergenza Covid: Salerno, “Da Procida” al palo manca il personale: reparti aperti a metà

Turismo

SALERNO – Si lavora incessantemente all’ospedale “da Procida” di Salerno che ha aperto nei primi giorni dell’anno di nuovo le porte agli ammalati Covid. Ma i posti letto disponibili sembrano non bastare mai. Sono tutti pieni i letti dedicati alla degenza Covid, anche se non sono stati attivati tutti così come previsto dal piano di riapertura del presidio di via Salvatore Calenda. Il motivo? Manca il personale. Dunque il picco massimo dei contagi è prossimo, i posti letto si contano al lumicino e pure all’ex sanatorio di Salerno non sono ancora disponibili tutti i posti letto di cui è dotato il presidio. Sui 50 previsti, i posti letto occupati sono 33. Ne mancano all’appello altri 17, ma il numero complessivo di postazioni utilizzabili nel presidio sanitario è maggiore.

Dai primi giorni del nuovo anno è sceso di nuovo in trincea il direttore Benedetto Polverino che sta seguendo i pazienti del suo reparto di Pneumologia con 25 posti letto, di fatto già tutti pieni da tempo. Ieri un solo era libero, di fatto sono assistiti 14 pazienti contagiati che risultano regolarmente vaccinati con due dosi mentre altri 10 non si sono sottoposti a nessuna vaccinazione. Da tre giorni il professore Sergio Poto ha aperto le porte di un altro reparto sempre di Pneumologia per poter ospitare altri ammalati: sono attivati per ora 8 posti letto su 25. In piena emergenza sanitaria con alcuni presidi stracolmi di contagiati e pochi posti disponibili, questo è il dato di fatto, dovuto principalmente alla carenza di personale da poter trasferire presso il presidio ubicato sulla collina che sovrasta la città e da poter impiegare nelle Pneumologie attivate per fronteggiare l’emergenza al “da Procida”. Se non arriva il personale i letti sono destinati a rimanere fuori. Un problema per l’Azienda “Ruggi”, quello della riattivazione immediata dei reparti Covid al “da Procida” come dell’ospedale “Ruggi” e presso i moduli stile Cina ubicati vicino al presidio di via San Leonardo, che ha comportato non pochi disagi dal punto di vista organizzativo e di utilizzo del personale.

Personale, del resto, che deve essere preparato ad affrontare le procedure assistenziali che richiede un paziente che ha contratto il Covid, altrimenti nelle corsie del “da Procida” ci sarebbe l’ulteriore problema di dover insegnare di nuovo e in tempi rapidi, come a inizio pandemia, cosa fare e quando intervenire. Dunque ancora una volta sui presidi sanitari pesa il perenne problema della carenza di personale da impiegare. Lo scorso 20 dicembre, dunque subito dopo le disposizioni regionali, l’Azienda ospedaliera universitaria, diretta dal dg Vincenzo D’Amato, si organizzò per predisporre l’assistenza ai pazienti Covid a partire dall’aumento di posti letto per i pazienti contagiati nel reparto di Malattie Infettive del “Ruggi”. Ma ora siamo in una situazione in cui è necessario predisporre la possibilità di poter occupare tutti i posti letto disponibili. (Marcella Cavaliere – LA CITTA)

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