Eboli, «Ha ucciso il padre con 41 coltellate» La verità trapelata dall’autopsia sulla vittima
Ha ucciso il padre con 41 coltellate. Un fendente ha raggiunto Riccardo Santimone anche alla testa. La ferita mortale è stata una pugnalata al torace che ha reciso l’aorta. Dopo la morte del padre, Vincenzo Santimone avrebbe infierito sulla salma. È questo l’esito dell’autopsia svoltosi ieri all’obitorio dell’ospedale di Nocera. Il medico legale Marina D’Aniello ha effettuato l’esame autoptico nel pomeriggio di ieri.
In mattinata, Vincenzo Santimone, 47 anni, è stato interrogato dal giudice Giovanna Pacifico.
«Ho pugnalato mio padre perché mi dava fastidio il rumore del frullatore». Così il figlio omicida ha spiegato il suo gesto. Assistito dall’avvocato Elena Criscuolo, ieri mattina Vincenzo ha risposto alle domande del gip, Giovanna Pacifico e del pm Marinella Guglielmotti. L’interrogatorio è durato un’ora. Vincenzo è poi tornato in cella, al carcere di Salerno. (LA CITTA)