Duecento giorni di attesa per una visita specialistica a Salerno, la denuncia di Mario Polichetti (Uil Fpl): “Diritto alle cure negato. La Regione Campania si dia da fare per tagliare concretamente le liste d’attesa”.
La situazione delle liste d’attesa nella Neuropsichiatria Infantile presso l’ASL di Salerno è allarmante e richiede un intervento urgente.
Con tempi di attesa che possono raggiungere fino a 200 giorni, i bambini che necessitano di cure cruciali sono costretti a subire ritardi inaccettabili nell’accesso ai servizi sanitari. Questa situazione non solo mette a rischio la salute e il benessere dei bambini, ma anche le famiglie che attendono con ansia e timore una valutazione per i propri figli.
Mario Polichetti, sindacalista della Uil Fpl provinciale e Primario del Reparto di Gravidanza a Rischio presso il San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno, è stato chiaro sulla vicenda: “Le liste d’attesa nell’Asl di Salerno per la Neuropsichiatria infantile sono davvero preoccupanti. Non possiamo permettere che i bambini e le loro famiglie debbano aspettare così a lungo per un appuntamento cruciale. Ogni giorno di ritardo può significare perdere l’opportunità di intervenire tempestivamente e di iniziare le cure necessarie. È fondamentale che la Regione Campania intervenga immediatamente per ridurre queste liste d’attesa e garantire un accesso più rapido ai servizi per i minori. I bambini non possono aspettare fino a dicembre per ricevere la cura di cui hanno bisogno”, ha detto.
È evidente che il passaggio da sintomi a interventi terapeutici è troppo lungo, minando la possibilità di diagnosi precoci e interventi tempestivi che sono fondamentali per il successo delle cure. Il tempo perso potrebbe aggravare i problemi di salute dei bambini e rendere più complesso il percorso terapeutico.
“La salute dei nostri bambini è una priorità assoluta e non possiamo permettere che vengano penalizzati da ritardi nell’accesso alle cure di cui hanno bisogno. Chiedo quindi alla Regione Campania di adottare misure concrete per ridurre le liste d’attesa e garantire un accesso più rapido e efficiente ai servizi di Neuropsichiatria Infantile dell’Asl”, ha concluso Polichetti.