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sabato, Novembre 23, 2024
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Cultura: 27 milioni di euro per la Campania, Iannone e Vietri lodano Sangiuliano e attaccano De Luca

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Cultura: 27 milioni di euro per la Campania, Iannone e Vietri lodano Sangiuliano e attaccano De Luca

“Davvero incomprensibile il comportamento del governatore De Luca che, mentre continua a chiedere risorse al Governo, nel momento in cui vengono assegnati alla Campania per la Cultura importanti finanziamenti – 27 milioni di euro su 51 totali e 7 progetti su 16 previsti –  nella conferenza Stato-Regioni vota contro. Una vergogna”.  Queste le dure parole del senatore Antonio Iannone, Commissario Regionale di Fratelli d’Italia in Campania: “Una vicenda che svela, evidentemente, l’ipocrisia politica di De Luca e del suo partito, il Pd, che in nove anni alla regione Campania hanno saputo collezionare esclusivamente fallimenti in tutti i settori, dal sociale alla mobilità, fino alla sanità dove hanno dato dimostrazione di ampia incapacità amministrativa, facendoci più volte balzare negativamente agli onori della cronaca e portandoci – a causa della loro inadeguatezza a gestire un settore così vitale, di fondamentale importanza per la popolazione – agli ultimi posti di tutte le classifiche relative ai servizi sanitari erogati. Intanto il ministro Sangiuliano continua a mostrare grandissima attenzione per la Campania e per le sue enormi potenzialità nel campo culturale – tra cui interessantissimi musei, meravigliosi siti archeologici e palazzi di enorme valore artistico – creando opportunità mai viste precedentemente per la nostra terra, mentre De Luca vorrebbe distruggerle. Un controsenso che, insieme alle altre evidenti contraddizioni che hanno caratterizzato questo governatorato, sicuramente avrà grande peso e traccerà un solco invalicabile tra De Luca e i cittadini campani, soprattutto quando saranno chiamati nuovamente a scegliere il proprio governatore. Grazie al Governo Meloni, e in particolare al Ministro Sangiuliano, in Campania – cosi come nell’intero Mezzogiorno –  c’è stata nell’ambito della Cultura un’evidente inversione di rotta, un reale e concreto impegno per rilanciare e valorizzare il ruolo di superpotenza culturale dell’Italia nel mondo”, continua il senatore.

“Per la Regione Campania il piano strategico prevede i seguenti interventi e finanziamenti: Villa romana e museo archeologico di Positano, 2.000.000 di euro; Archeolab Napoli, 4.000.000; Museo nazionale Libro e lettura-Napoli, 4.000.000; recupero complesso Monte di Pietà-Napoli, 10.000.000; compendio ecclesiale di Sant’Agata dei Goti, 4.000.000; adeguamento Museo del Sannio-Benevento, 2.000.000; rifunzionalizzazione Villa La Colombia-Ischia per 1.000.000”, ha concluso.

La nota del deputato campano di Fratelli d’Italia Imma Vietri

 “Il Governo Meloni continua a puntare sul rilancio del Sud Italia anche attraverso il settore della cultura. Altri 51 milioni di euro, infatti, sono stati stanziati dal Ministro Gennaro Sangiuliano per valorizzare con 16 progetti le bellezze del Meridione e delle isole. Le risorse investite, che si aggiungono a quelle stanziate in precedenza, serviranno a rilanciare musei, realizzarne dei nuovi, ma anche a riqualificare siti archeologici abbandonati da anni. Per la Campania, in particolare, sono previsti investimenti per la Villa romana e Museo archeologico di Positano (Salerno), l’Archeolab Napoli, il Museo nazionale Libro e Lettura di Napoli, il Complesso Monte di Pietà di Napoli, il Compendio ecclesiale di San’Agata dei Goti, il Museo del Sanni-Benevento e la Villa La Colombaia di Ischia. Si tratta – aggiunge Vietri – di un ulteriore segnale di grande attenzione del Governo per nostra regione. Per questo, è assolutamente incomprensibile il voto contrario della Regione Campania in Conferenza Stato Regioni, con motivazioni davvero fantasiose e infondate. Di fatto, il governatore De Luca, ha votato contro gli interessi della sua stessa regione soltanto per andare contro il Governo di centrodestra. Fortunatamente, grazie all’impegno del Presidente Meloni e del Ministro Sangiuliano, dopo anni di promesse mai mantenute dai governi precedenti, la cultura è tornato al centro dell’agenda politica nazionale”.

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