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domenica, Novembre 24, 2024
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Confesercenti: Negozi fisici e Turismo un sodalizio in bilico.

Turismo

Confesercenti: Negozi fisici e Turismo un sodalizio in bilico.

E’ purtroppo una constatazione amara quella di Confesercenti provinciale di Salerno che a
margine dei lavori che si sono tenuti il giorno 15 maggio a Roma nei quali sono state
svelate e certificate le criticità del comparto del commercio tradizionale con relazioni
statistiche e scientifiche da parte di IPSOS e CER alla presenza del ministro Urso, che
partendo dalla sparizione e dalla chiusura di migliaia di attività tradizionali soppiantate da
altre tipologie commerciali, nel migliore dei casi, ma soprattutto abbattute da quella che è
la vendita incontrollata dell’ online che purtroppo genera distorsioni e una concorrenza
spesso spietata e sleale che va assolutamente governata, ha certificato anche un
maggiore appeal turistico da parte dei territori che conservano negozi tradizionali di alta
qualità così come nell’ artigianato, destinazioni turistiche che sono connotate anche da
una offerta di qualità diversificata e abbondante con itinerari, vie dello shopping, del gusto
e dell’artigianato autentico, prestabiliti e rinomati, di riflesso laddove ci sarà carenza di
esercizi fisici di qualità avremo una minore appetibilità turistica da parte dell’utenza,
sembra questa considerazione scontata ma purtroppo sempre più comunità anche
salernitane “perdono” quella peculiarità unica che è data appunto da negozi e locali
storici.
Considerando la capacità di spesa pro capite, sempre più bassa da parte delle famiglie
italiane, ma tendente comunque a soddisfare esigenze particolari, anche queste variabili
faranno la differenza nella scelta del proprio soggiorno prosegue il presidente Esposito, a
discapito dei territori che propongono una desertificazione commerciale e limitata nelle
aperture, proporlo per questo al governo ed al ministro Urso abbiamo chiesto una fiscalità
agevolata per questi piccoli esercenti e la cedolare secca per gli affitti.
Noi di Confesercenti vogliamo avere sempre più negozi fisici nelle nostre comunità, per
noi questi esercizi ed i loro imprenditori, rappresentano veri e propri baluardi di legalità e
presidi territoriali imprescindibili per la vivibilità delle nostre città e delle nostre aree
provinciali, negozi che si alimentano dei flussi turistici in bassa e bassissima stagione ad
esempio e che come l’ artigianato di qualità soffrono questa fase di inflazione e maltempo
ormai durevole.


La tendenza occupazionale di fine marzo inizio aprile con i primi “ponti” dove si era avuta
una buona attestazione dei flussi turistici per le città d’arte per le località balneari e in
generale per quelle comunità salernitane che avevano organizzato qualcosa di attrattivo
sul proprio territorio, adesso, prosegue il presidente Esposito, si è “raffreddata” nel breve
periodo notiamo una contrazione dovuta a questo meteo davvero impazzito che ha disintegrato le aspettative economiche di molte attività legate alla primavera,
primavera che abbiamo soltanto assaporato in determinate giornate.
Bisognerebbe, prosegue il presidente Esposito, proprio in considerazione dei
cambiamenti climatici sempre più repentini ed improvvisi, lavorare alla proposta di itinerari
prestabiliti e di circuiti certificati ed affidabili a livello territoriale, a prova di meteo, che
possano soddisfare le esigenze degli ospiti nazionali ed internazionali che si riversano ad
esempio lungo le nostre località balneari o nei nostri borghi o lungo i nostri siti
culturali per garantire loro un soggiorno quantomeno confortevole e ricco di appuntamenti
anche nel momento in cui ci si imbatte così come stiamo purtroppo vedendo da diversi
giorni in condizioni meteo davvero proibitive.
Un meteo davvero impietoso che ha messo a dura prova intere comunità della nostra
provincia, con frane, alluvioni, mareggiate e le condizioni di criticità diffuse, per buona
pace dei nostri imprenditori del settore del commercio, dell’ artigianato e del turismo che in
questa primavera intravedevano, come detto e come visto in determinati giorni, la
possibilità di rimpinguare le proprie casse dopo i mesi terribili del caro energia e
dell’inflazione che sta purtroppo comprimendo sempre di più l’economia delle famiglie e
dei consumatori.


Proprio per quanto riguarda i prezzi quest’anno assisteremo a dei rincari medi che
andranno dal 10 al 15% per tutte le tipologie di servizi e per tutti i beni essenziali.
E’ vero, prosegue il presidente Esposito, che la benzina è stata calmierata ma tutto il
resto sta esageratamente lievitando, bisogna non demonizzare i nostri operatori ed
imprenditori conclude il presidente Esposito, che saranno costretti a ritoccare ancora una
volta per necessità i prezzi verso l’alto purtroppo, ma bisogna incidere con delle politiche
attente perché la speculazione per il rialzo dei prezzi, come riferito al ministro Urso ieri, è
purtroppo e troppo spesso sempre dietro l’angolo e lo vediamo quotidianamente anche
nel fare la spesa alimentare.
Come Confesercenti saremo impegnati nella attenta analisi dell’andamento dei prezzi delle
materie prime e dei servizi per favorire la clientela dei nostri imprenditori nel miglior modo
possibile.

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