Condizionamento mafioso, sciolti i comuni di Monteforte e Quindici. Nominate le commissioni straordinarie che gestiranno gli enti
Il prefetto di Avelino, Paola Spena, ha nominato le commissioni straordinarie che gestiranno per i prossimi 18 mesi i comuni di Monteforte Irpino e Quindici, i cui Consigli comunali sono stati sciolti dal Consiglio dei ministri su proposta del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, per condizionamento mafioso.
La commissione per il comune di Monteforte Irpino è composta da Rosalba Scialla, prefetto a riposo; Salvatore Guerra, viceprefetto aggiunto e da Raffaele Barbato, funzionario economico finanziario.
Per il comune di Quindici, la commissione è composta dai viceprefetti Vincenzo Lubrano e Sabrina D’Angeli, e dal dirigente di seconda fascia, Alessandra Pascarella.
La decisione del Governo, che adesso dovrà essere firmata dal presidente della Repubblica, è stata assunta dopo che le commissioni di accesso, nominate dalla prefettura di Avellino, avevano svolto negli ultimi sei mesi verifiche e accertamenti su presunti “condizionamenti della criminalità organizzata” nell’attività amministrativa dei due comuni.
Il sindaco di Monteforte, Costantino Giordano, è coinvolto in un processo in cui è coimputato insieme ad esponenti del clan camorristico del Partenio di estorsione aggravata dal metodo mafioso e turbativa d’asta. Il sindaco di Quindici, Eduardo Rubinaccio, insieme ad altri quattordici indagati, è invece accusato di falso in atto pubblico per aver consentito a 116 elettori, fatti risultare fittiziamente residenti a Quindici, di votare nelle elezioni amministrative del settembre 2020. È la quarta volta che il comune irpino, trentennale teatro della faida tra i clan Cava e Graziano, viene sciolto per infiltrazioni malavitose. (ANSA)