Claudio Cecchetto riparte dal web e lancia Radio Cecchetto
Talent scout, presentatore, ma prima di tutto grande radiofonico e profondo conoscitore della Radio. Al World Radio Day l’abbiamo definito come uno fra i papà della radio italiana, in particolar modo di Radio Deejay e di tante di quelle voci che negli anni hanno rivoluzionato il modo di comunicare in Radio ma anche in TV. Parliamo naturalmente di Claudio Cecchetto che, come ci aveva già anticipato anche lo scorso 13 Febbraio in collegamento al Talent Garden di Milano, di idee ne ha ancora tante per continuare a innovare la radio che oggi forse è un po’ schiava delle regole del suo passato.
La radio ha bisogno di innovarsi e per questo bisogna ripartire dal passato
È lo stesso Cecchetto a raccontarci i suoi nuovi progetti, ma prima di tutto le motivazioni di questo suo ritorno: “È molti anni che la radio non ha presentato innovazioni (l’ultima è stata la Radiovisione di RTL 102.5) ma come è nata così è proseguita. Ora tutte le Radio sono video ma non si sono inventate una formula che le rendesse televisamente uniche. Non solo – continua – la programmazione e il tempo a disposizione per gli interventi degli speaker non da’ modo a nessun personaggio di “uscire” con la propria personalità“.
Ripartire dal passato per inventarsi un nuovo futuro potrebbe essere la formula vincente per tornare a innovare il mezzo. È chiaro che i giovani debbano essere i protagonisti di questo futuro con la loro fantasia e il loro entusiasmo. Probabilmente obbligarli a schemi ormai vecchi non li aiuta ad esprimersi al meglio, del resto “siamo nell’era Twitch il cui successo sta dilagando – spiega Cecchetto – Non si può mettere la musica in primo piano e la persona solo li a presentarla. Su Twitch di musica non ce n’è eppure è un successo!“
Nasce Radio Cecchetto e si riparte dai Dj del passato
“Questo dello speaker deve essere un divertimento continuo e non un lavoro. Sono i ‘fantasisti’ che cambieranno le cose” dichiara in esclusiva lui stesso.
Nella prima fase di Radio Cecchetto potremo ascoltare i programmi dei primi Dj, dagli anni 70 in poi. “Non sarebbe male ricominciare da quello che facevano loro. E poi mi conoscete – continua – qualcosa di nuovo sicuramente nascerà. È sempre successo così. Soprattutto in Radio“.