Bonus ristoranti fino a 30.000 euro: come funziona e chi può richiederlo
Il Bonus ristoranti è un contributo a fondo perduto pensato per sostenere la ripresa del settore della ristorazione affossato prima dalla pandemia e ora dall’inflazione. Prevede un rimborso fino al 70% delle spese entro il limite di 30.000 euro.
A spiegare come funziona e chi può chiedere il bonus è il decreto attuativo del Mipaaf del 4 luglio 2022, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 30 agosto.
Il bonus ristoranti è riconosciuto a ristoranti, pasticcerie e gelaterie (con codici Ateco 56.10.11, 56.10.30 e 10.71.20) nella misura del 70% ed entro il limite di 30.000 euro. Attenzione, però, non copre tutte le spese ma solo quelle sostenute per l’acquisto di nuovi macchinari professionali e beni strumentali all’attività d’impresa. Requisito per ottenere l’agevolazione è il mantenimento dei beni acquistati nello stato patrimoniale dell’impresa per almeno tre anni dalla data di concessione del contributo.
Come ricorda Money.it, restano invece esclusi l’acquisto di beni usati o rigenerati, il valore di terreni e fabbricati, le spese di manutenzione e per i pezzi di ricambio, così come consulenze di ogni genere, tasse, imposte e contributi di qualsiasi genere.
Possono chiedere l’agevolazione le imprese iscritte nel Registro delle imprese da almeno 10 anni o quelle che nell’ultimo anno hanno acquistato prodotti certificati DOP, IGP, SQNPI, SQNZ e prodotti biologici.
Le indicazioni operative per fare domanda del bonus saranno pubblicate sul portale di Invitalia entro fine settembre/inizio ottobre. La richiesta di rimborso potrà essere inoltrata entro i 30 giorni dalla data di ultimazione delle spese e il rimborso arriverà entro i 90 giorni successivi.