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domenica, Novembre 24, 2024
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Blitz della Guardia Costiera di Palinuro. Sequestrati 43 FAD illegali

Turismo

Blitz della Guardia Costiera di Palinuro. Sequestrati 43 FAD illegali

Continua l’attività di contrasto alla pesca illegale da parte dei militari dell’Ufficio
Circondariale Marittimo di Palinuro, che nella giornata di ieri hanno posto sotto sequestro 43 attrezzi vietati rinvenuti nelle acque antistanti Marina di Camerota, poche miglia fuori l’Area Marina Protetta Costa degli Infreschi e della Masseta.
Si tratta dei F.A.D. (fishing aggregating device) dispositivi di concentrazione del pesce,
comunemente noti come “cannizzi” ed utilizzati per attrarre in superficie alcune particolari
specie, ad esempio le lampughe, che poi vengono pescate con l’utilizzo di reti a circuizione.
Gli attrezzi rinvenuti sono risultati in contrasto con la normativa vigente in quanto privi della prevista marcatura necessaria ad identificare il motopesca di appartenenza, e dunque
riconducibili alla pesca non professionale.
Si riconoscono facilmente in mare in quanto per la maggioranza composti da taniche o
materiale plastico galleggiante, qualche foglia di palma e un telo ombreggiante.
L’attenzione nei confronti di questo tipo di attrezzi da parte del personale della Capitaneria
di Porto è molto alta, ancor più nei periodi di maggiore utilizzo, in quanto rappresentano non solo un pericolo per la sicurezza della navigazione – qualora non adeguatamente segnalati, soprattutto di notte – ma anche una minaccia per l’ambiente marino in cui vengono illecitamente utilizzati, a causa della quantità di materiale plastico con cui vengono
confezionati, per poi essere abbandonati al termine della stagione di pesca. Non ultimo per
il rischio che altri organismi non bersaglio vi rimangano intrappolati, come spesso accade
con le tartarughe marine.
Peraltro le operazioni di recupero da parte dei militari risultano sempre molto complesse, in
quanto per tenere saldi tali dispositivi al fondale, vengono utilizzati blocchi di cemento di
notevole peso.
Si evidenzia che la pesca professionale a circuizione con l’ausilio di questi sistemi può
essere praticata esclusivamente in alcuni periodi dell’anno dai soli motopesca che su
ciascun F.A.D., da realizzare mediante l’uso di cime e galleggianti biodegradabili, riportano
la propria matricola identificativa ed i previsti segnalamenti luminosi.
I controlli continueranno, nell’ambito della più ampia pianificazione regionale disposta dal
4°Centro di Controllo Area Pesca della Campania.

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