Agropoli, FdI: “Sanità e commercio spariti nel nulla”. Il coordinamento Cilento Nord sulle scelte della nuova giunta
Continua a far nascere polemiche la composizione della nuova giunta agropolese. Al netto della nomina ad assessore di Elvira Serra, che si è resa protagonista dell’ennesimo valzer partitico, il coordinamento Cilento Nord di Fratelli d’Italia analizza la questione.
Ad alzare la voce è Modesto Del Mastro che contesta due scelte al sindaco Roberto Antonio Mutalipassi. «Sulla persona di Elvira Serra abbiamo già detto ed ogni altra discussione è superflua – dice – ma c’è molto altro che ben denota il momento difficile che sta attraversando Agropoli e l’intero territorio. Nella rimodulazione della giunta, infatti, si sono perse ben due deleghe, tra l’altro fondamentali per una città come Agropoli».
«Sul perché non indaghiamo – continua il coordinatore Del Mastro – ma registriamo che Agropoli non ha più un assessore alla Sanità e uno al Commercio, Tali deleghe erano assegnate, fino all’altro giorno, rispettivamente a Rosa Lampasona, medico, e a Roberto Apicella. La prima è ricoperta ad interim dal sindaco, un commercialista. Nel pieno rispetto di ogni professione, giusto sottolinearlo, sarebbe maggiormente consono che determinati assessorati siano ricoperti da professionisti nel settore».
«Agropoli non ha un ospedale – prosegue – e nei piani dell’Asl non ha quella priorità che dovrebbe invece avere. Da adesso, però, c’è il rischio che scompaia dalla cartina geografica regionale e sanitaria proprio per la mancanza di una figura importante come l’assessore alla sanità. Abbiamo tre medici in giunta – il ragionamento di Del Mastro – perché la delega è stata ritirata?».
«Il sindaco, che ha già tanto lavoro proprio per tale ruolo, riuscirà ad impegnarsi come è doveroso anche per quest’altro compito? Di certo con la filiera del Pd ancora alla guida di Regione e Provincia l’ospedale non verrà riaperto, ma senza un assessore alla Sanità la situazione può solo peggiorare».
«Citazione doverosa per il commercio: Agropoli vive una forte crisi e i risultati di questa amministrazione sono sotto gli occhi tutti tra chiusure di storiche attività e un imprenditoria locale che zoppica, per usare un eufemismo. Non ci sarà un piano commerciale – conclude il coordinatore – e la situazione è destinata a complicarsi ancor di più».