Salerno, il ministero boccia Crescent e Piazza della Libertà: “Sono abusive”
SALERNO. “Crescent e Piazza della Libertà opere abusive in quanto hanno comportato l’alterazione di due tratti del torrente Fusandola e l’occupazione dell’area del demanio marittimo corrispondente alla foce dello stesso torrente”. Pino Bicchielli, vicepresidente di Noi Moderati alla Camera, rende nota la risposta del ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin all’interrogazione presentata tempo fa.
“Si squarcia il velo di silenzi e bugie”
“Si squarcia definitivamente il velo dei silenzi e delle bugie su una storia di abusi, inadempienze, di opere altamente impattanti compiute al di fuori delle regole e delle esigenze di sicurezza dei cittadini. Una sacca di potere che da decenni occupa il territorio, sentendosi intoccabile, ha messo e continua tuttora a mettere a rischio la popolazione di Salerno”, il duro commento dell’esponente politico salernitano.
“Non accettiamo lezioni sulla sicurezza del territorio”
Bicchielli aggiunge: “E il bello è che sono gli stessi che di fronte a eventi calamitosi pretendono di dare lezioni sulla prevenzione e sulla cura del territorio – ha dichiarato il deputato Bicchielli -. La risposta alla mia interrogazione da parte del ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, che ringrazio per la sollecitudine e la ricostruzione oggettiva e puntuale dell’incresciosa vicenda del “Crescent”, certifica il male fatto al territorio da una classe politica arrogante, che alterando il corso del Fusandola e occupando il demanio marittimo in corrispondenza della sua foce per realizzare l’abusiva autocelebrazione della propria tracotanza, espone quotidianamente i cittadini a gravi rischi. Non ci fermeremo, e continueremo la nostra battaglia a fianco della popolazione e nelle istituzioni finché lo stato dei luoghi non sarà ripristinato e non sarà dato seguito alle prescrizioni dell’autorità giudiziaria. Intanto le responsabilità precise di quanto accaduto hanno avuto il sigillo dell’ufficialità istituzionale, e vedremo se ancora qualcuno avrà l’ardire di negare l’evidenza”, aggiunge Bicchielli.
“Celano: Ora un’ispezione su chi non ha vigilato”
La vicenda ha scatenato la polemica delle opposizioni in consiglio comunale: il capogruppo di Forza Italia Roberto Celano ci va giù duro. “Con la tempestiva risposta all’onorevole Bicchielli (attendo ancora risposta ad analoga mia interrogazione presentata due mesi fa, contestualmente, al sindaco!), il ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica evidenzia con chiarezza che il Crescent e piazza della Libertà risultano essere opere abusive, la cui realizzazione ha, tra l’altro, comportato l’alterazione di due tratti del torrente Fusandola. Si evidenzia, invero, che la deviazione del suddetto corso d’acqua è motivo fondato di preoccupazione, per le conseguenze che potrebbero derivare in caso di evento alluvionale. È incredibile che, in una città “europea”, possa essere consentita la realizzazione di opere abusive sovradimensionate in pieno centro e su area demaniale, senza che nessuna Autorità sia intervenuta con risolutezza per impedirlo. Si apprende dalla nota del ministro che competerebbe al sindaco ed al Genio civile, già opportunamente sollecitati da oltre un anno, intervenire per dare attuazione alla sentenza ed adottare tutti i provvedimenti cautelari ed inibitori in riferimento al “rischio concreto ed accertato di esondazione del torrente Fusandola. A quanto pare, ad oggi, le succitate Istituzioni competenti risulterebbero inerti.
Apparrebbe doveroso, dunque, per le Autorità demandate al controllo, intervenire con solerzia, al fine di verificare se siano riscontrabili gravi comportamenti omissivi da parte degli organi competenti, anche al fine di scongiurare paventati pericoli per la pubblica incolumità”, conclude Celano.
Per l’esponente di Forza Italia “è necessario ed urgente, inoltre, che i parlamentari salernitani si attivino con immediatezza, al fine di sollecitare una ispezione ministeriale sulle Istituzioni demandate al controllo degli atti amministrativi nella nostra città, anche per fare definitivamente chiarezza su 30 anni di gestione a dir poco incresciosa, di intrecci e di commistioni perpetrati dal sistema di potere che ha imperversato a Salerno, controllandola socialmente. Continueremo in ogni sede a difendere la città, nonchè la sicurezza e l’incolumità dei salernitani”. (Ottopagine)