Inaugurata a Napoli la mostra “Sulla Tela e sulla Carta” curata da Don Gianni Citro
La Fondazione Banco di Napoli, in collaborazione con la Fondazione Meeting del Mare C.R.E.A. e ilCartastorie, presenta “Sulla Tela e sulla Carta”, una mostra di 30 dipinti antichi, visitabile dal 9 novembre 2022 al 22 gennaio 2023 nella suggestiva sede della Fondazione Banco di Napoli.
L’esposizione delle tele si interseca con i documenti coevi dell’Archivio Storico in un intreccio tra notizie documentali sulla vita degli artisti e narrazioni capace di donare profondità umana alle opere.
Il progetto scientifico, infatti, curato dalla Fondazione Meeting del Mare C.R.E.A., ha incontrato la creatività e lo storytelling de ilCartastorie, sintetizzandosi così in un percorso espositivo di grande interesse, per l’importanza della qualità pittorica delle tele in mostra e per la possibilità concessa al pubblico di approfondire il contesto dell’opera attraverso un sistema di narrazioni.
La mostra evento, realizzata nella penombra delle sale dell’Archivio Storico del Banco di Napoli, si arricchisce dell’atmosfera del più imponente archivio di natura bancaria del mondo. Un complesso documentale di migliaia di pagamenti e dettagliate causali che ricostruiscono un affresco vivo di Napoli e di tutto il Mezzogiorno, dal 1573 sino ai giorni nostri.
Don Gianni Citro, curatore della mostra e Presidente della Fondazione Meeting del Mare C.R.E.A., afferma che: «L’Archivio Storico della Fondazione Banco di Napoli è uno dei luoghi nevralgici della città. Da quelle stanze e da quelle carte passano la storia, le visioni, i successi e le cadute di alcuni secoli di vita cittadina. Imprese d’arte e di mercato, destini e sorprese di grandi protagonisti e gente comune del macchinoso teatro della Città sono contenuti nelle pagine dei volumi antichi e di fogli sparsi, che rivelano fatti remotissimi e di eccitante interesse documentario.
Questa esposizione di tele antiche si interseca con documenti coevi che la raccontano e la rendono magicamente più viva, tangibile, interattiva, senza dubbio unica. SULLA TELA E SULLA CARTA è un progetto che ancora una volta mette in comunicazione la Fondazione Banco di Napoli e la sua straordinaria missione sociale e filantropica, con la Fondazione Meeting del Mare C. R. E. A., nel pieno slancio del suo appassionato impegno di diffondere il diritto dei popoli alla Bellezza, attraverso mostre ed eventi d’arte in genere che diventano diaframmi di cultura e lievito di umanità ovunque siano realizzati. Il genius loci di questo archivio ha suggerito percorsi di particolare interesse alla attività di ricerca di questa mostra. Con un entusiasmo davvero stimolante ho riconsiderato problematiche attributive, datazioni, indizi biografici e psicologici dell’artista, che mi hanno indotto ad una ermeneutica del profondo e del vissuto degli artefici e dei dipinti studiati e, ora, oggetto di questa esposizione. Il materiale documentario, sconfinato nella sua mole spazio- temporale, è stato come un mare cristallino dentro cui le tele sono state immerse e la sensazione è quella di avere dinanzi un panorama nuovo, stupefacente per rigore scientifico e per vitalità artistica.
SULLA TELA E SULLA CARTA è diventato un evento necessario, perché le risorse del mondo antico si risveglino e si ritrovino sul terreno della contemporaneità, per arrivare a comprenderla in maniera sempre più vera e più aperta alle sfide del futuro.
Le tele e le carte, in questo evento, raccontano la Napoli Barocca.
Napoli è una risorsa sconfinata di tesori e di informazioni d’arte, ma la Napoli del ‘600 custodisce nel suo grembo un fiume in piena di sorprese e di capolavori. Si tratta di una Napoli carica di fermenti artistici, sedotta da geni potenti, frequentata da spiriti diversi e profondi, afflitta da miseria e inondata da desiderio di mostrarsi e farsi notare dal mondo. È una capitale di cultura, scomposta e loquace, viva e tenebrosa, densa di paure e misticismo. Tutta questa materia, questo magma incandescente, affiora sulla carta dei milioni di fogli dell’archivio che ospita la mostra in essere, e sulla tela, a trama larga, dei dipinti che la formano.
Esibire, su una traiettoria unica, tele e carte insieme, è un esperimento di una rara potenza emotiva e uno sforzo che certamente non rimarrà senza prosieguo»
Gli autori in mostra sono:
- Fabrizio Santafede (Napoli, 1555 circa – Napoli, 1626)
- Antiveduto Gramatica (Siena, 1571 – Roma, 1626
- Giovanni Bernardino Azzolino (Cefalù, 1572 – Napoli, 1645
- Massimo Stanzione (Orta di Atella, 1585 – Napoli, 1656)
- Filippo Vitale (Napoli, 1585 – 1650)
- Artemisia Gentileschi (Roma, 1593 – Napoli, 1653
- Pietro Novelli, detto il Monrealese (Monreale, 1603 – Palermo, 1647)
- Giovanni Ricca (1603 – circa 1656)
- Andrea Vaccaro (Napoli, 1604 – Napoli, 1670)
- Giovan Francesco De Rosa, detto Pacecco (Napoli, 1607 – Napoli, 1656)
- Agostino Beltrano (Napoli, 1607 – Napoli, 1665)
- Francesco Guarini (Solofra, 1611 – Gravina in Puglia, 1651)
- Antonio de Bellis (attivo a Napoli tra il 1630 ed il 1660 circa)
- Johann Carl Loth (Monaco di Baviera, 1632 – Venezia, 1698)
- Luca Giordano (Napoli, 1634 – Napoli, 1705)
- Giuseppe Recco (Napoli, 1634 – Alicante, 1695)
- Francesco Solimena (Canale di Serino, 1657 – Barra, 1747)
- Paolo de Matteis (Piano Vetrale, 1662 – Napoli, 1728)
- Domenico Antonio Vaccaro (Napoli, 1678 – Napoli, 1745)
- Sebastiano Conca (Gaeta, 1680 – Napoli, 1764)
- Francesco de Mura (Napoli, 1696 – Napoli, 1782)
- Tommaso Ruiz (attivo a Napoli nella prima metà del secolo XVIII)