Due campani nel Governo Meloni: Sangiuliano alla Cultura, Piantedosi al Viminale
Sono due i ministri originari della Campania nella squadra del nuovo governo di Giorgia Meloni, il napoletano Gennaro Sangiuliano e l’irpino Matteo Piantedosi.
Gennaro Sangiuliano Ministro della cultura: 60 anni, napoletano, laurea in giurisprudenza conseguita alla Federico II, è giornalista e saggista. A lungo inviato di economia e politica internazionale è stato direttore del quotidiano “Roma” di Napoli, poi in Rai. Collabora al quotidiano Sole24Ore e con periodici di economia ed esteri. Gennaro Sangiuliano è anche docente di Storia dell’Economia e dell’impesa alla Luiss Guido Carli di Roma. La scelta della leader di Fratelli d’Italia non sorprende, il giornalista napoletano è stato più volte indicato come possibile candidato del centrodestra alla guida della Regione Campania.
L’altro campano nel Governo è l’irpino Matteo Piantedosi che guiderà il Viminale. Avvocato, cinquantanove anni, uomo di Stato già Prefetto a Roma e Bologna, al ministero dell’Interno c’era già stato nel 2018 da Capo di Gabinetto di Matteo Salvini. Laureato in legge a Bologna, Piantedosi inizia lì la sua carriera, otto anni in prefettura come capo di gabinetto. Ci ritorna nel 2017 come prefetto, dopo essere stato prefetto di Lodi e numero due della polizia. Seguiranno gli incarichi ministeriali, poi quello nella Capitale.
I complimenti di Rotondi per Piantedosi.
“Complimenti a Giorgia Meloni: ha varato un esecutivo politico, ma ricco di eccellenze professionali. Quale deputato di Avellino, esprimo l’unanime rallegramento dell’Irpinia per la nomina a ministro degli Interni di uno dei suoi figli migliori, Matteo Piantedosi”. Lo scrive in una nota il deputato di Fratelli d’Italia, Gianfranco Rotondi.