Marì, dint ò silenzio, silenzio cantatore”. Una canzone del 1922 scritta e pensata da Libero Bovio e Gaetano Lama a Marina di Camerota
“Marì, dint ‘o silenzio, silenzio cantatore“.
Cilento terra di mare, di tradizione e di… musica. Sì, perché questa terra non è famosa solo per lo splendido mare che essa può offrire, ma anche per la grande storia che nasconde – a volte neanche tanto – in ogni suo vicolo, in ogni stradina, in ogni piazzetta.
Ecco allora che a Marina di Camerota, a due passi dal porto, dalla strada che da Via Bolivar scende fino al lungomare Trieste, si trova una casa, un piccolo gioiello affacciato a strapiombo sul mare. Da qui si può vedere, tutta la costa di Marina di Camerota fino alla riserva naturale degli Infreschi e della Masseta: un tesoro preziosissimo che spesso, anche gli abitanti stessi del posto sottovalutano.
Questa casa, dal 13 aprile del 1996, si è arricchita di una targa che celebra Libero Bovio e Gaetano Lama, artefici di una canzone che trionfò al premio “La canzonetta” di Piedigrotta nel lontanissimo 1922.
Libero Bovio, poeta, scrittore, drammaturgo, giornalista italiano, fu autore di testi di molte celebri canzoni nostrane, contribuendo – assieme all’inventore di musiche da ballo e compositore Gaetano Lama – in maniera significativa all’epoca d’oro della canzone napoletana.
La targa affissa il 13 aprile del 1996 dall’Assessore alla Cultura del Comune di Camerota Rino Scarano su questa casa recita così:
“Affacciandosi a questa marina,
Libero Bovio e Gaetano Lama,
nell’ombra azzurra del silenzio
percepirono
il tralucere di un vocalismo lirico
come momento di pienezza d’amore”