FIBA Confesercenti Campania: Con il nuovo Governo aspettative balneari altissime.
Con l’affermazione della coalizione di centro destra alle recenti votazioni politiche si aprono scenari del tutto nuovi e carichi di aspettative per il settore della balneazione soprattutto per la “marea” di imprenditori degli stabilimenti balneari.
Ogni qualvolta ci si appresta ad una nuova competizione elettorale è sempre in “voga” la necessità di rassicurare il settore, forse da troppo tempo lasciato “solo”, in balia di provvedimenti europei mal digeriti dai gestori che con tutte le ragioni possibili ed anche con una buona dose di pazienza e signorilità, cercano di dire, da troppo tempo ormai, e di far capire la vera posizione di migliaia di attività spesso a conduzione familiare, che non necessariamente appartengono al mondo dei vip e dei milionari ma che sono da sempre i primi lavoratori della propria impresa e che soprattutto non sfuggono alle crisi generate dal 2007 in poi, oggi recessione che raggiunge picchi altissimi e nella quale è davvero, anzi sarebbe, davvero anacronistico lasciare senza una prospettiva futura imprese, lavoratori e relativo indotto.
Aspetteremo con attenzione e fiducia il comporsi della nuova compagine di Governo, dichiara il Presidente Regionale di FIBA Campania Raffaele Esposito, lo scorso 10 Marzo sono stati tutti solidali, maggioranza di allora ed opposizione, in piazza a Roma quando abbiamo espresso tutto il nostro dissenso e le nostre preoccupazioni al mondo della politica nazionale che ha ritenuto “giusto” poi portare avanti una riforma monca e non condivisa.
Oggi bisogna correre ai ripari, farlo con cognizione di causa, ascoltando il grido di “allarme” delle imprese e risolvendo la questione in maniera certa ed esaustiva, garantendo gli attuali imprenditori che dopo le batoste della giustizia amministrativa adesso vorranno sentire davvero il “peso” dei numeri della nuova compagine politica.
Tutto questo, prosegue il presidente Esposito, deve essere fatto in un clima di serenità senza gridare a proclami o a vendette amministrative ma con il conforto della realtà della stragrande maggioranza delle imprese odierne tra mille criticità ed ascoltando davvero la voce degli imprenditori e primi lavoratori della propria impresa che non sfuggono assieme alle loro famiglie alla catastrofe economica generate dalle crisi e per questo mi sento di dire al mondo politico istituzionale di utilizzare davvero buon senso e tatto nell’affrontare nuovamente la vicenda cercando di salvaguardare gli attuali gestore ma anche di, ove possibile in linea con le problematiche dell’erosione costiera e del rischio idrogeologico, di aprire a nuove opportunità specialmente per il mondo dei giovani i nostri giovani.
Anche gli aspetti della sostenibilità e della buona gestione dei beni concessi devono diventare un elemento di unione per tutti, non ha colore politico la tutela e la difesa del nostro mare e del patrimonio ambientale che ci circonda, questi elementi devono essere un bene da salvaguardare per le nostre comunità e nelle disponibilità di tutti.
Fare impresa e coniugare la tutela è possibile e deve diventare un elemento di premialità amministrativo e per le imprese che da anni lo praticano.