Attacco hacker russi a siti italiani, anche Senato e Iss
Attacco degli hacker filorussi di Killnet contro diversi siti istituzionali in Italia, tra cui gli indirizzi web del Senato e dell’Istituto superiore di Sanità. Il portale della Difesa che risulta irraggiungibile come gli altri siti presi di mira non sarebbe invece sotto attacco come ipotizzato in un primo momento. A smentire la notizia è lo stesso Stato Maggiore della Difesa precisando che “la stessa è dovuta ad attività di manutenzione da tempo pianificata, in atto sul sito”. L’attacco, rivendicato dal collettivo filorusso a quanto apprende l’Adnkronos, sarebbe un attacco informatico di tipo DDos (Denial of Service) da parte di più computer ‘zombie’ controllati a distanza dagli hacker. Ad occuparsi dell’attacco hacker sono gli esperti del Cnaipic della Polizia Postale.
Come confermano all’Adnkronos Salute dall’Istituto superiore di sanità, il portale “risulta al momento fuori uso, e i nostri tecnici informatici sono al lavoro per capire e valutare l’entità del danno arrecato”. Tra i diversi siti istituzionali sotto attacco hacker in queste ore ci sarebbe anche il sito dell’Aci.
“L’azione di Killnet è preoccupante”, afferma Pierguido Iezzi, Ceo di Swascan (Tinexta Cyber). “Questo gruppo di hacker russi è noto per il suo atteggiamento militante e d’impronta cyber terroristica. Durante il mese di aprile, per esempio, aveva minacciato di spegnere i ventilatori degli ospedali britannici come ritorsione per l’arresto di un presunto membro. Nei report di analisi che il SOC e Threat Intelligence Team di Swascan sta rilasciando – prosegue Iezzi – è evidente come la cyberwar sia un elemento attivo non solo come minaccia concreta alle istituzioni e infrastrutture critiche ma anche come leva di disinformazione. L’attacco diretto contro le istituzioni italiane è l’ennesima escalation nel teatro della cyber war. Bisogna prestare massima attenzione anche alla dimensione digitale dei conflitti prima che sfocino in veri e propri casus belli: una sorta di attentato di Sarajevo digitale”.
Oggi Roberto Baldoni, direttore generale dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale, a margine del ‘Cybertech Europe 2022’ ha affermato che l’Italia è in grado di fare fronte a un attacco simile a quello avvenuto in Costa Rica, costretto a dichiarare lo stato di emergenza per un attacco hacker, “né più né meno degli altri Paesi europei. Dobbiamo ovviamente migliorare”.
“L’Agenzia è nata sei mesi fa, non si può delegare in questo mondo, ognuno di noi che clicca su un link si prende un rischio e bisogna arrivare a questo livello di consapevolezza”, ha continuato spiegando che solo quando sarà diffusa la consapevolezza il Paese sarà più “resiliente”.