Contursi Terme, militare pedofilo condannato a 5 anni
CONTURSI TERME – Condannato il militare dell’Esercito accusato di pedofilia su una ragazzina di 12 anni all’epoca dei fatti. I giudici della Corte d’Appello di Salerno, confermando la sentenza di primo grado, hanno condannato a 5 anni di reclusione, oltre al pagamento delle spese processuali e al risarcimento dei danni da stabilirsi in sede civile, il militare P.G., 33enne in servizio presso la caserma di Persano a Serre e attualmente detenuto nel carcere di Santa Maria Capua Vetere dove ha già scontato 1 anno e 8 mesi di carcere con l’accusa di tentata violenza sessuale, detenzione materiale pedopornografico, corruzione di minore e sostituzione di persona, nei confronti di una ragazzina di 12 anni residente in un paese della Valle del Sele. A far arrestare due anni fa il militare pedofilo, la denuncia presentata ai carabinieri di Contursi dalla mamma della 12enne che, assistita dall’avvocato Michela Palmieri , raccontò di aver scoperto che la figlia intratteneva dei rapporti di frequentazione e di amicizia che sfociavano in chat erotiche e videochiamate social, con un adulto.
Era l’estate del 2019 quando la ragazzina venne adescata tramite Telegram e Instagram, dal militare pedofilo che si presenta con un profilo riferibile ad un ragazzo con il nome di Luca e l’età di 18 anni, residente al nord. Diciottenne che la ragazzina, difronte alle richieste di spiegazioni della madre circa il soggetto con cui messaggiasse, aveva riferito essere aver conosciuto e frequentato nella piazza centrale della città di Contursi Terme. Insospettita, la mamma della bambina dopo aver sottratto il telefono della figlia, scoprì che in realtà dietro al falso profilo social dell’uomo, si nascondeva un pedofilo di cui la 12enne sosteneva essersi invaghita e di aver incontrato.
Nelle chat, uno scambio di foto e video nude con atti di autoerotismo che il pedofilo chiedeva alla bambina di compiere. Materiale pedopornografico volto a sfociare in rapporti sessuali praticati dalla ragazzina al militare con incontri avvenuti a Contursi Terme e durante i quali la minore avrebbe rifiutato di mettere in atto le richieste dell’uomo. Incubo a cui i carabinieri misero fine con l’arresto del pedofilo che scoprirono poi, essere un militare e per il quale i giudici in sede d’appello hanno negato la richiesta degli arresti domiciliari. Non è escluso ora che il militare possa fare ricorso in Cassazione. (Mariateresa Conte – LA CITTA)