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giovedì, Gennaio 23, 2025
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L’Attore Francesco Petrillo intervistato dal giornale on line “Cultural Classic”

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L’attore Francesco Petrillo: ” Ritengo che la strada sia ancora lunga, ma credo che la passione e la tenacia prima o poi mi daranno la possibilità di realizzare il mio sogno”

Francesco ci racconti di Lei, chi è Francesco Petrillo come persona?
Questa è una bella domanda, credo che descriversi sia una delle cose più complicate da fare, specialmente per una persona insicura come me. Sicuramente Francesco è un sognatore, amante dello scherzo e dei giochi, ancora ingenuo e molto legato alle persone che fanno parte della sua vita. L’amore è sicuramente il sentimento più forte che lo caratterizza, l’amore per la sua famiglia, per la sua compagna, per i suoi amici, per la sua terra e l’amore per il Teatro. Generosità e onestà sono le due qualità che lo caratterizzano e tra i suoi difetti ci sono l’orgoglio, la testardaggine e l’essere permaloso.
Come nasce la sua passione per il  teatro?
La mia passione per il Teatro si manifesta sin da piccolo. Non ero il bambino che amava i cartoni animati, ricordo che ogni sera d’inverno insieme a mio padre vedevamo i grandi cult del cinema e poi man mano che crescevo ripetevo a memoria ogni singola battuta del film . Sono sempre stato un grande appassionato del mondo delle voci, delle barzellette, delle imitazioni dei professori più bizzarri, e degli scherzi ( amavo fare gli scherzi telefonici ai miei nonni, fingendomi qualche parente). Cosi iniziai a recitare prima al mio paese grazie alla compagnia “I Triatisti” e poi successivamente iniziai a frequentare l’ambiente napoletano e decisi di provare a fare diventare la mia passione il mio lavoro.
Lei ha frequentare prima L’Accademia delle Arti Teatrali del Teatro Totò di Napoli e poi il corso di doppiaggio Magma Lab diretto da Teo Bellia, cosa ricorda di quel periodo di formazione artistica?
Dell’accademia del Teatro Totò ricordo le lezioni che ci dava la nostra insegnante di recitazione “Annamaria Ackermann” storica interprete Eduardiana, scomparsa da pochissimo. Ricordo una frase che ci disse il primo giorno:” Non può esistere un solo giorno della vostra vita dove non pensiate al Teatro, deve essere un pensiero costante” ! Con parecchi ex allievi sono rimasto ancora in contatto e spesso abbiamo anche avuto l’opportunità di lavorare insieme. Un pensiero va sempre al grande “Salvatore Liguori” scomparso l’anno scorso prematuramente, figura storica del Totò e sempre vicino alle esigenze di tutti noi ragazzi.
Del MagmaLab diretto da “Teo Bellia “, ricordo l’emozione che provai quando mi ritrovai di fronte la voce storia di Marty McFly , o quando venne a tenere una lezione “Francesco Pezzulli” storico doppiatore di Leonardo Di Caprio. Ricordo la difficoltà che incontravo nel recitare seguendo i ritmi dettati dall’attore che stavamo doppiando, la vergogna nel riascoltarsi e soprattutto la lezione che tenne “Gennaro Monti ” un bravissimo attore , che mi incantò per come sapeva dosare la voce e la versatilità che aveva nel recitare ruoli completamente diversi tra loro .
               
Quando si è trasferito a Napoli ha  frequentato e lavorato  stabilmente presso il Teatro ZTN diretto da Maurizio Capuano, come nasce questo collaborazione?
Dopo l’esperienza al Teatro Totò volevo provare una nuova forma di Teatro, così iniziai a frequentare i corsi al Teatro ZTN diretto da “Maurizio Capuano” . Ecco, grazie a lui ho scoperto quanto è bello innamorarsi delle parole e quanto può essere soddisfacente avere una voce educata . Con lui studio e lavoro stabilmente da sette anni , sto imparando cosa significa fare la gavetta , avere i tempi comici, sentire il pubblico, come chiudere una battuta , l’inconsapevolezza del comico , la prosodia. Allo ZTN ho trovato una seconda casa e una seconda famiglia, oltre che tantissimi giovani colleghi che meriterebbero veramente ogni successo .
 Come giovane attore quali sono i personaggi che ha portato in scena ed ha sentito più vicino alla sua sensibilità.
Tra i personaggi che ricordo con maggiore emozione c’è il Prete interpretato in “Quei fottuti angeli del diciassettesimo piano ” scritto e diretto da “Maurizio Capuano” , un personaggio meraviglioso che ho sentito subito vicino alle mie corde comiche. Poi c’è Omar interpretato in “Inshalom” sempre scritto e diretto da “Capuano” . Un guerrigliero palestinese che ha come uno scopo quello di denunciare tutte le angherie e le perdite umane che il suo popolo e costretto a subire durante il conflitto israelo-palestinese. Ed infine c’è Giovanni Passannante interpretato in “Occhi Delinquenti” scritto da “Antonio Mocciola e Edgardo Bellini”. In questo caso si trattava di un personaggio realmente esistito, che ho amato fin da subito e sul quale ho potuto compiere anche una ricerca dettagliata…la sua storia mi ha segnato per sempre…. Un personaggio davvero unico che non vorrei mai abbandonare.
 Nel 2023 ha vinto il premio come Miglior Attore al festival “I Corti della formica ” diretti da Giammarco Cesario per il corto teatrale “Il cratere di Sheila” scritto da Claudio Buono con la regia di Francesco Saverio Esposito. Cosa si prova a ricevere un premio.
Una volta Ennio fantastichini disse:” gli attori sono come dei bambini e i premi sono come dei peluche”.
Aver vinto quel premio è stato sicuramente un’emozione fortissima , totalmente nuova per me . Un regalo bellissimo, da condividere con Il mio amico e collega “Giuseppe Brandi” ,che è stato uno straordinario compagno di scena, e con tutto il cast di quel meraviglioso corto teatrale.. ricordo ancora lo slogan “Elefanti sulla Luna signore e signori” .
Quali sono gli artisti dai quali si sente maggiormente influenzato o da cui trae ispirazione?
Ho un amore e una passione smodata sicuramente per Al Pacino ,Robert de Niro e Denzel Washington sarei capace di vedere ogni loro film anche cento volte. Ogni loro sguardo, ogni loro battuta o intonazione è per me una piccola lezione, ma credo che per un giovane attore anche l’esperienza diretta è fondamentale, e mi ritengo fortunato di aver incontrato nel mio percorso artistico tantissimi attori, bravissimi, che mi hanno dato la possibilità di “rubare l’arte e il mestiere ” come si dice in gergo. A volte non riesco nemmeno a definirmi un attore, mi sembra troppo per me . Ritengo che la strada sia ancora lunga, ma credo che la passione e la tenacia prima o poi mi daranno la possibilità di realizzare il mio sogno : quello di calcare ogni sera quelle meravigliose tavole di legno.
Lei ha avuto la fortuna di lavorare con bravissimi registi e autori fra i quali Maurizio Capuano, Gennaro Monforte , Antonio Mocciola, Edgardo Bellini, Stefano Ariota , Claudio Buono ,Giuseppe Cerrone , Marcello Raimondi e Maria Autiero cosa le hanno trasmesso.
Ho avuto la fortuna di lavorare con registi e autori di grande talento, che mi hanno guidato e ispirato in ogni progetto. Ogni esperienza in teatro è stata un’opportunità per crescere, scoprire nuovi approcci e dare vita a personaggi con una profondità che solo il palcoscenico può offrire. È stata un’occasione preziosa di apprendimento. Ritengo che ogni metodo di lavoro sia fondamentale per un giovane attore, riuscire a capire come sviluppare un lavoro partendo da niente e arrivando alla sera della prima carichi al massimo . Ognuna di questi professionisti mi ha trasmesso l’amore che prova per questo mestiere, ognuno a suo modo ,chi direttamente e chi indirettamente, ma credo che quando sì riceve amore bisogna sempre e per sempre esserne grati.
Ci parli  in particolare della sua collaborazione con il drammaturgo Antonio Moccia, come ha  fatto suo il personaggio che porta in scena..
“Antonio Mocciola” ha sempre la capacità di andare a scovare storie bellissime e molto spesso poco conosciute. Per far diventare mio il personaggio di Lautréamont, ho cercato di immergermi profondamente nel suo mondo e nella sua filosofia. Mi sono totalmente abbandonato alle parole scritte da “Antonio Mocciola, alla sua poetica . Ho studiato la sua unica opera ” I canti di Maldoror” , cercando di comprendere il suo linguaggio, la sua visione del mondo e il suo approccio provocatorio e scomodo. Mi sono concentrato sul suo spirito anticonformista e sulla sua capacità di scardinare le convenzioni, cercando di trasmettere quella stessa intensità e ribellione sul palco modo da rendere giustizia alla sua figura complessa e affascinante.
Che messaggio e che possibilità dà oggi il mondo della cultura ai giovani artisti in  un settore  in continuo cambiamento come il teatro, cinema e la musica ormai assorbiti dalla rete?  C’è spazio in Italia per giovani artisti talentuosi?
Il mondo della cultura oggi, in particolare nei settori del teatro, cinema e musica, è profondamente influenzato dalla rete e dalle nuove tecnologie. Questo ha portato a un cambiamento radicale.
L’accesso alle piattaforme digitali consente a chiunque di diffondere la propria arte a un pubblico globale. Instragam, facebook, YouTube, Spotify e altre piattaforme online permettono a molti giovani artisti di farsi conoscere senza passare necessariamente attraverso i canali tradizionali. Questo può essere un bene ma spesso anche un male .
In Italia, nonostante le difficoltà economiche e le sfide strutturali, esistono comunque diverse opportunità per i giovani artisti. I teatri, i festival cinematografici e musicali, le scuole di formazione e le iniziative legate alla cultura possono rappresentare spazi di visibilitá. Per quanto riguarda la mia personale esperienza, credo che la cosa fondamentale da fare sia creare un gruppo di lavoro solido unito dove si uniscono tutte le capacità di ogni singolo membro al fine di offrire un prodotto di qualità. Credo molto nello spirito di gruppo , e sono convinto che insieme si possono raggiungere risultati straordinari.
Il rapporto con la sua città Natale .
La amo ed è sempre nei miei pensieri. Marina di Camerota è sempre nel mio cuore . Sono orgoglioso delle mie origini cilentane . Ogni volta che parlo con qualcuno e mi viene chiesto da dove vengo , mi brillano gli occhi nel pronunciare il nome del mio paesino. Credo che per me sarà impossibile staccarsi da lei , dai suoi vicoletti, dalle sue spiaggie ,dal suo mare e dalle sue tradizioni antiche .
I suoi prossimi impegni.
Tra i progetti più importanti di questa stagione teatrale c’è sicuramente la nuova versione “Inshalom” scritto e diretto da Maurizio Capuano al Teatro Piccolo Bellini dal 21 al 23 gennaio, “La Cerimonia dell’assenzio” di Antonio Mocciola con la regia di Giuseppe Brandi al Teatro Tram dal 14 al 16 marzo e “Verso la libertà” scritto e diretto da Stefano Ariota al Teatro Sannazaro dal 17 al 19 marzo .  ( fonte: culturalclassic.it )

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