Illegittima la proroga delle concessioni marittime a Camerota: il TAR Salerno annulla la delibera comunale
Il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) della Campania, sezione di Salerno, ha annullato la delibera della Giunta Comunale di Camerota che prorogava automaticamente le concessioni demaniali marittime al 31 dicembre 2024. Il provvedimento, impugnato dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM), è stato giudicato in contrasto con le normative europee sulla concorrenza.
Motivazioni della sentenza
Secondo il TAR, la delibera comunale violava l’articolo 49 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea (TFUE) e l’articolo 12 della Direttiva 2006/123/CE, che vietano i rinnovi automatici delle concessioni e richiedono procedure di assegnazione trasparenti e competitive. Il Comune di Camerota aveva giustificato la proroga con la mancanza di decreti attuativi della Legge 118/2022, ma il Tribunale ha ribadito che il diritto europeo prevale in caso di conflitto con le leggi nazionali.
Le implicazioni per il territorio
La decisione non riguarda solo Camerota: coinvolge altre località costiere italiane, dove numerosi comuni hanno adottato proroghe simili. In Campania, oltre a Camerota, si segnalano casi a Sapri e Minori. Secondo l’AGCM, 21 comuni italiani sono stati deferiti ai tribunali amministrativi per mancato rispetto delle regole europee sulla concorrenza. Alcuni di questi, tuttavia, hanno avviato le procedure di gara per sanare la situazione, evitando così ulteriori ricorsi.
La sfida per gli enti locali
La sentenza ribadisce l’obbligo per le amministrazioni comunali di avviare gare pubbliche per l’assegnazione delle concessioni marittime, come previsto dalle direttive europee. Si tratta di una svolta significativa per il settore turistico-balneare, da anni al centro di polemiche per l’uso estensivo di proroghe automatiche. Il Consiglio di Stato ha già chiarito che tali proroghe non sono conformi al diritto comunitario, neppure come “misure tecniche temporanee”.
Adesso, resta da vedere come i comuni della regione, si adegueranno a queste indicazioni. La questione assume particolare rilevanza per il Cilento, territorio a forte vocazione turistica. La sentenza del TAR Campania segna un passo verso maggiore trasparenza e competitività nel settore delle concessioni balneari. Si auspica che le amministrazioni locali intraprendano rapidamente le procedure di gara per conformarsi ai principi europei, salvaguardando al contempo l’economia costiera.