Perito, indagine sul depuratore comunale: gup proscioglie tutti gli indagati
PERITO. Indagine sul depuratore comunale di Perito per una presunta truffa ai danni della Regione Campania: prosciolti tutti gli indagati. Il Giudice per le Udienze Preliminari del Tribunale di Vallo della Lucania, Maria Chiara Sannino, ha disposto infatti il “non luogo a procedere perché il fatto non sussiste”. Si chiude dunque qui la vicenda giudiziaria iniziata nel maggio scorso a seguito delle indagini della Guardia di Finanza della Compagnia vallese, culminate con un provvedimento di sequestro preventivo di beni e risorse finanziarie per complessivi 3 milioni e 500mila euro, disposto dal gip Sergio Marotta su richiesta della Procura cilentana, che interessò tre società e 7 persone fisiche, accusate a vario titolo di truffa ai danni della Regione Campania in relazione a fondi P.O.R.-F.E.S.R. 2007/2013. Nel mirino delle Fiamme Gialle le spese per i lavori di “ristrutturazione, adeguamento e completamento della rete idrica e fognaria, e la realizzazione di un impianto di depurazione”, oltre a lavori complementari e alla realizzazione di un impianto di videosorveglianza, liquidate dal Comune di Perito alle imprese nonostante l’impianto, come accertato in sede di ispezione sul sito, non fosse mai entrato in funzione, in quanto carente dei necessari collegamenti con la rete fognaria esistente. Sempre nel maggio scorso, il Tribunale del Riesame accolse i ricorsi presentati dai legali difensori degli indagati, annullando il provvedimento di sequestro preventivo.