EARTHFOOD: SI È CONCLUSO LO SCAMBIO GIOVANILE SULLA DIETA MEDITERRANEA A ROFRANO
Cilento Youth Union traccia il bilancio di EARTH FOOD, lo scambio giovanile e culturale che ha portato in primo piano le ricette, gli ingredienti e i segreti della rinomata e salutare cucina mediterranea. Dal 14 al 24 luglio, nella splendida cornice di Rofrano, le tradizioni culinarie e il patrimonio culturale di Italia, Spagna, Grecia, Tunisia ed Egitto si sono mescolate in un avvincente scambio gastronomico, che ha promosso uno stile di vita sano e fattore di qualità della vita. Il progetto ha rappresentato un’opportunità unica di scoprire le preparazioni e le abitudini alimentari dei paesi partecipanti, ma ha anche promosso un approccio critico nei confronti della Dieta Mediterranea, forte degli studi sui consumi alimentari condotti a Rofrano dal prof. Cresta, a partire dal 1954.
La capacità di riflessione e confronto dei giovani partecipanti è stata sollecitata dall’analisi del “caso Rofrano” introdotta dalla proiezione del video storico sull’Inchiesta alimentare del 1954, che ha svelato il volto autentico e vivo della Dieta Mediterranea, evidenziando come la scienza alimentare possa rappresentare un formidabile strumento di lettura di un territorio interno e rurale emblematico, nella prospettiva di cura ed incremento della qualità della vita. Preziosa, in questo senso, si è rivelata la collaborazione con la Fondazione per gli studi sull’alimentazione e la nutrizione, con sede a Roma e molto attiva nel Cilento. La visita al Museo della Dieta Mediterranea a Pioppi ha integrato l’analisi sul tema, offrendo una visione completa sul tema. Ma non solo: i partecipanti hanno avuto modo di ammirare ed immergersi all’interno delle bellezze e suggestioni del Cammino di San Nilo attraverso un’escursione della tappa rofranese, grazie all’immancabile passione e guida di Carlo Palumbo, guida ambientale e collaboratore del prof. Cresta.
L’iniziativa, che ha adottato l’educazione non formale come metodologia di apprendimento, non ha solo puntato a creare e condividere un percorso gastronomico mediterraneo documentato nel booklet finale, ma anche ad indagare valori comuni tra i partecipanti e differenze destinate a trasformarsi in contaminazioni. individuando nella sostenibilità alimentare un elemento di crescita individuale e di sviluppo locale.
I partecipanti e la comunità di Rofrano hanno avuto il piacere unico di esplorare rilevanti declinazioni culinarie del bacino del Mediterraneo e di scoprire l’ampia varietà di sapori e profumi che caratterizzano questa ricca e affascinante area: sotto l’ala esperta dello chef rofranese giramondo Alessandro Domini e del prof. Giaquinto, docente dell’IIS Keys di Castelnuovo, il percorso ideato dai cinque gruppi partecipanti ha visto la realizzazione di piatti unici e pieni di storia: basti pensare alla “Mulukhiyah” egiziana, definita “zuppa dei faraoni”, la quale, secondo la leggenda, possiede innumerevoli benefici tanto che Ramses II guarì da una grave malattia dopo averla bevuta; o il “Cous cous” proposto dal gruppo proveniente dalla Tunisia, condito tra le altre cose con la salsa Harissa, una crema piccante che viene riconosciuta dal popolo tunisino come un vero e proprio simbolo nazionale; per arrivare poi alla “Gemista” greca, un secondo a base di verdure ripiene di riso poi cotte in forno; alla “Tortillas de patate” accompagnata dal “Gazpacho”, per un aperitivo dai tratti e dalle vibrazioni del sud della Spagna; ed infine i Triiddi rofranesi, un primo piatto povero e della tradizione, due dei concetti che hanno dato origine alla dieta mediterranea proprio qui, nell’entroterra cilentano.
Ulteriore successo ha riscontrato la Masterclass sulla pizza napoletana di Giovanni Viterale, campione dell’ultima Coppa svizzera della pizza, con i ragazzi che hanno avuto l’opportunità di cimentarsi nella realizzazione degli impasti e dei topping. Inoltre, il pizzaiolo rofranese ha avuto la possibilità di far assaporare la sua Cilentana 2.0 a una giuria composta da quattro ragazzi, uno per nazione ospitata, e da figure illustri nel panorama gastronomico locale, tra cui il giornalista Yuri Buono, l’imprenditore Giuseppe Viterale e Giovanni Cavallo, giovane agricoltore rofranese.
Rofrano ha vissuto un’esperienza culturale senza precedenti, con i ragazzi che oltre allo show cooking dal vivo, hanno presentato anche un booklet comprendente tutte le peculiarità delle ricette presentate, condividendo la loro passione per la cucina con il pubblico entusiasta.
Infatti, il successo di “EARTH FOOD” passa anche attraverso la partecipazione entusiasta della comunità, con numerosi appassionati di cucina, cultura e benessere che hanno preso parte all’evento. L’interesse e l’entusiasmo dimostrati hanno contribuito a creare un’atmosfera calorosa e inclusiva. In fin dei conti si sa: nulla sa includere e creare spazi meravigliosi di socializzazione quanto il cibo, soprattutto se esso è portatore di valori e di tradizione. E in questo caso anche di futuro e speranza.