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lunedì, Novembre 25, 2024
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Pagamenti Pos, in tabaccheria torna l’obbligatorietà del bancomat per sigarette, marche da bollo (e non solo)

Turismo

Pagamenti Pos, in tabaccheria torna l’obbligatorietà del bancomat per sigarette, marche da bollo (e non solo)

Nessuna esenzione. L’obbligo di Pos per le tabaccherie è tornato in vigore. Un dietrofront avvenuto dopo la decisione presa lo scorso autunno. L’agenzia delle Dogane con una determinazione del 26 giugno 2023 (e immediatamente operativa) del direttore Roberto Alesse cancella la precedente posizione del 25 ottobre 2022 e firmata dal predecessore Marcello Minenna che escludeva l’obbligo dei pagamenti elettronici per i tabaccai in relazione alle vendite di sigari e sigarette (ma più in generale tabacchi), francobolli e bolli.

Una decisione che incide sulle quasi 50mila tabaccherie presenti in Italia. Le quasi 50mila tabaccherie italiane dovranno così rispettare l’obbligo che vale per i rivenditori di generi di monopolio nonché per i titolari di patentino 

Sanzioni in arrivo per chi non rispetta la legge

La (re)introduzione dell’obbligo o meglio il venir meno di ogni deroga si porta dietro la potenziale applicazione della doppia sanzione (scattata dal 30 giugno 2022 e che il nuovo Governo non ha più modificato dopo i tentativi nelle prime bozze dell’ultima legge di bilancio) per chi non accetta carta, bancomat o altri strumenti digitali: fissa di 30 euro più il quattro per cento del valore della transazione.

Un dietrofront che strizza l’occhio al digitale

Un dietrofront motivato: la decisione di Alesse prende spunto dalla considerazione che «il crescente effettivo impiego e l’evoluzione dell’offerta degli strumenti di pagamento elettronico, oggetto di innovative politiche commerciali ed iniziative di settore in continua evoluzione, trattandosi di mercato particolarmente dinamico, anche dal punto di vista delle tecnologie impiegate e degli attori». Da qui la considerazione che «occorre rivalutare la questione in relazione alle condizioni ad oggi offerte dagli intermediari bancari e finanziari per l’erogazione del servizio». 

Il mercato e le sue offerte 

Le Dogane riconoscono inoltre che «risultano sul mercato variegate offerte del servizio Pos, tra le quali tariffe flat, indipendenti dal numero di transazioni effettuate, e tariffe che prevedono il rimborso delle commissioni per i micro-pagamenti inferiori a 10 euro». (Fonte: IL GAZZETTINO.IT)

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