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lunedì, Novembre 25, 2024
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Morto a 13 anni per diabete, 2 medici del Ruggi condannati per omicidio colposo

Turismo

Morto a 13 anni per diabete, 2 medici del Ruggi condannati per omicidio colposo

PELLEZZANO. E’ arrivata la sentenza relativa al processo per la morte di Alessandro Farina, il ragazzo di 13 anni affetto da una grave forma di diabete di tipo 1 diagnosticato e curato in ritardo. Il piccolo è deceduto il 26 dicembre del 2017: a distanza di quasi sei anni è arrivato il pronunciamento del giudice monocratico Cristina De Luca.

Per i giudici i medici responsabili della morte

Due medici in servizio all’Azienda ospedaliera universitaria di Salerno, in servizio rispettivamente al pronto soccorso e al reparto di pediatria, sono stati condannati per omicidio colposo. Accertata dunque la responsabilità dei due camici bianchi.

Tiziana, la mamma di Alessandro: giustizia è fatta

“Dopo un processo per noi devastante per la perdita di un figlio, la cui vita poteva e doveva essere salvata. Pur sapendo che un processo non ci avrebbe restituito il nostro Alessandro, abbiamo chiesto al nostro difensore, l’avvocato Federico Conte, di battersi affinché la nostra tragedia potesse servire in futuro come monito per l’azienda ospedaliera e per i medici per evitarne altre. Siamo grati al pubblico ministero Licia Vivaldi e al giudice per la loro abnegazione  e il loro lavoro”, il commento della madre del ragazzo, Tiziana Morra. La donna era presente in aula alla lettura della sentenza insieme al fratello, Francesco Morra.

L’avvocato: la sanità deve essere pronta a fronteggiare il diabete

“Il diabete di tipo uno è una patologia sempre più diffusa e insidiosa, che colpisce improvvisamente i ragazzi nella fase evolutiva. Per fronteggiarla, le strutture sanitarie devono attrezzare servizi di diagnosi e cura specialistici adeguati alla gravità di questa patologia e alla sua continua evoluzione”, spiega l’avvocato difensore di parte civile, Federico Conte.

“I fatti emersi durante l’istruttoria dibattimentale impongono, perciò, un profondo ripensamento del modello assistenziale  seguito presso l’Azienda ospedaliera universitaria di Salerno durante il ricovero del piccolo Alessandro. Il mio pensiero commosso di oggi va alla famiglia di Alessandro e in particolare alla mamma, Tiziana, con la speranza e l’augurio che nella risposta della giustizia possa trovare un po’ di sollievo”, ha detto l’avvocato. (Ottopagine)

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