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lunedì, Novembre 25, 2024
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Roberto Celano (FI) attacca De Luca jr (PD): «Assurdo accusare il ministro di falsità sul Crescent»

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Roberto Celano (FI) attacca De Luca jr (PD): «Assurdo accusare il ministro di falsità sul Crescent»

È ormai scontro tra il consigliere di opposizione Roberto Celano e il deputato del Pd Piero De Luca sulla questione Crescent e piazza della Libertà che, a detta del ministro dell’Ambiente Fratin, risulterebbero illegali. Il deputato dem nei giorni scorsi ha annunciato un’interrogazione parlamentare, verosimilmente per calmare i consiglieri di maggioranza che iniziano ad essere seriamente preoccupati. Interrogazione di cui, al momento, non c’è traccia. «L’onorevole Piero De Luca, senza ritegno, offende un Ministro della Repubblica, accusandolo di dire falsità. Scrive senza, In realtà, sapere neppure di cosa parla, al solo scopo di difendere scempi ecologici ed illegittimità conclamate da sentenze della Procura di Salerno e perpetrate dal papa e dai suoi servili seguaci ai danni della città e dei salernitani. Dovrebbe sapere, l’onorevole De Luca, che un Ministro non inventa e risponde alle interrogazioni sulla base di informative che si richiedono normalmente a tutti gli Enti coinvolti e, dunque, Procura compresa – ha dichiarato Celano – Nella circostanza, se avesse quantomeno approfondito e letto le sentenze, si sarebbe facilmente reso conto che per la deviazione del Fusandola si è proceduto ad effettuare i lavori in assenza del titolo abitativo valido ed efficace». Il capogruppo di Forza Italia a Palazzo di Città ha chiarito che, in particolare non sarebbe stata acquisita, seppur regolarmente richiesta in data 6 giugno 2008 prot. 912140 e successive integrazioni, la necessaria autorizzazione idraulica dal Genio Civile, di cui all’articolo 93 del r.d. n. 523/1904. «Del resto, è lo stesso Genio Civile che, per l’ammissione del suo responsabile, ha evidenziato di non aver mai rilasciato alcuna autorizzazione. La suddetta autorizzazione, tra l’altro, non poteva essere in ogni caso rilasciata, in quando la prevista e poi realizzata deviazione del torrente rientra ex art. 96 del r.d n. 523/1904, ossia tra le attività vietate in modo assoluto sulle acque pubbliche – ha attaccato il forzista – Divieto che assolve alla funzione di tutelare ed assicurare il libero deflusso delle acque di fiumi, torrenti, canali, etc. L’autorizzazione non poteva, altresì, essere rilasciata in quanto la deviazione del torrente prevede, comunque, che il nuovo alveo sia di tipo chiuso e quindi coperto e, dunque, in aperto contrasto con quanto disposto dall’articolo 115 comma 1 del Dlgs. n. 152/2016 (divieto alla copertura di qualsiasi corso d’acqua che non sia imposta da pubblica incolumità). Finge, inoltre, di dimenticare, Piero de Luca, che sulla questione già era intervenuto il precedente Ministro Cingolani, quello del Governo che egli stesso sosteneva e che aveva provveduto, già nel 2021, a diffidare Comune e Genio Civile ad assumere ogni iniziativa utile a rimuovere le suddette illegittimità. Piero De de Luca avrebbe fatto bene, semmai, ad interrogare anche altri Ministri per chiedere come mai a Salerno (città in cui dovrebbe vigere la legislazione italiana!) sia stata possibile la realizzazione di mastodontiche opere abusive su area demaniale. Noi andremo fino in fondo nell’interesse esclusivo di Salerno ed a tutela della incolumità e della sicurezza dei salernitani». (LE CRONACHE)

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